ISSN 2039-1676


21 novembre 2011 |

Vittima del reato e giustizia riparativa nello spazio giudiziario europeo post Lisbona

Nota a Corte giustizia UE., 15 settembre 2011, cause C-483/09 e C-1/10, Gueye e Sànchez

Pubblichiamo in allegato una nota di Raffaella Calò alla sentenza della Corte di Giustizia UE 15 settembre 2011, cause C-483/09 e C-1/10, Gueye e Sànchez, già pubblicata in questa Rivista con nota di Donato Vozza.

Per leggere il testo della sentenza annotata clicca qui.


SOMMARIO: 1. Il duplice quesito posto dai giudici spagnoli alla Corte di Giustizia.- 2. Il quadro fattuale e normativo da cui ha tratto origine la domanda di pronuncia pregiudiziale.- 3. La decisione della Corte e l'individuazione dell'ambito applicativo della decisione quadro sulle vittime del reato. - 4. Alcuni argomenti di natura sostanziale a sostegno delle conclusioni cui è pervenuta la Corte. - 5. Il dovere del giudice di prendere in considerazione la volontà della vittima in sede di commisurazione della pena... - 6. ...soprattutto nelle ipotesi di maltrattamenti in famiglia e reati similari. - 7. La discrezionalità degli Stati nella determinazione dei reati suscettibili di mediazione.