ISSN 2039-1676


10 marzo 2014 |

Rieccoci qua, con un piccolo omaggio per i nostri lettori

Archiviato - per tutti, 'ambrosiani' e non - il Carnevale, Diritto penale contemporaneo riprende le sue pubblicazioni ordinarie, presentando anzitutto ai lettori il nuovo numero (il 4/2013) della nostra Rivista trimestrale, alla quale si accede liberamente a partire dall'icona collocata a sinistra della home page e che raccoglie i contributi più significativi - alcuni dei quali davvero di notevolissimo spessore scientifico - pubblicati negli ultimi mesi dell'anno scorso. Numerosi i temi affrontati, come il lettore potrà da sé constatare scorrendo il sommario o leggendo il breve editoriale che apre le oltre quattrocento pagine di cui questo numero si compone: a partire dalla grande questione del ruolo del principio di offensività nel sistema penale - principio sul quale ha, da ultimo, richiamato l'attenzione niente meno che il Primo Presidente della Cassazione nella sua relazione inaugurale all'anno giudiziario 2014, identificando in esso un vero e proprio fil rouge della recente giurisprudenza delle Sezioni Unite in materia penale -, sino allo statuto della colpa in materia di responsabilità del medico, alla quale abbiamo voluto dedicare la copertina di questo numero. Per i palati invece che prediligono i temi di stretta attualità, la nostra Rivista quotidiana offre oggi i piatti più variati; la prima sentenza della Cassazione sull'art. 73 co. 5 l. t.u. stup. dopo la conversione del d.l. 146/2013 e la pubblicazione della sentenza n. 32/2014 della Corte costituzionale; ben due autorevoli e documentatissimi interventi su una cruciale questione in materia di confisca di prevenzione attualmente all'esame delle Sezioni Unite; una scheda introduttiva ad una recente sentenza - di grande interesse anche dal punto di vista dell'osservatore italiano -  del Tribunal Constitucional spagnolo in tema di rapporti tra diritto dell'Unione europea e diritti fondamentali riconosciuti dalle Costituzioni nazionali; una scheda a prima lettura relativa a una sentenza di qualche giorno fa della Corte europea dei diritti dell'uomo in un noto caso torinese di manipolazione del mercato, che getta un'ombra di illegittimità sull'intero impianto sanzionatorio contemplato dalla vigente disciplina italiana , articolata attorno ad un'artificiosa duplicazione delle tutele (amministrativa e penale); nonché - last but not least - una nota di Andrea Pugiotto, ancora una volta nostro graditissimo ospite, alla sentenza della Corte costituzionale sull'emergenza carceri - un'emergenza, purtroppo, drammaticamente reale, ma sulla quale si attendono ancora risposte definitive, anche da parte del Governo appena insediato. Buona lettura a tutti, dunque.