ISSN 2039-1676


21 ottobre 2015 |

Il "teorema di Bayes" fa capolino al Tribunale di Milano

Trib. Milano, sez. G.I.P., sent. 18 giugno 2015, giud. Gennari

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1. Com'è noto, nel corso degli ultimi anni, seppure con qualche ritardo, si è lentamente diffusa anche in Italia l'eco di quel complesso dibattito, sviluppatosi negli ordinamenti di common law a partire dagli anni Settanta, tra fautori dell'uso in sede processuale di teoremi matematico-probabilistici e coloro che, in vari modi, si sono opposti «all'utilizzo di metodi formali applicati al legal proceedings».

Se a ciò si aggiunge che «il processo penale moderno si vede impetuosamente investito di dati statistici e valutazioni a carattere probabilistico, capaci di assumere la veste di fonti di convincimento tramite i canali della scientific evidence o dell'expert witness», si comprenderà la ragione per cui la pronuncia qui pubblicata abbia fatto uso, nella valutazione di una prova dattiloscopica, del "teorema di Bayes", da molti ritenuto «il punto di partenza imprescindibile per i problemi inferenziali che utilizzano la teoria della probabilità come logica».