ISSN 2039-1676


09 giugno 2016 |

Il metodo mafioso: dall'effettività dei requisiti al "pericolo d'intimidazione" derivante da un contesto criminale?

Di "mafia" in "mafia", fino a "Mafia Capitale"

 

Abstract. Elemento di fattispecie storicamente modellato sulla necessità di distinguere i sodalizi mafiosi tradizionali dalle comuni associazioni per delinquere, il "metodo mafioso" descritto dall'art. 416-bis c.p. è oggetto di una rivisitazione giurisprudenziale che ne ha dapprima ravvisato la compatibilità con fenomeni di recente emersione come le c.d. mafie straniere e le mafie "silenti" trapiantate al nord, per poi individuarlo, nella vicenda giudiziaria di "Mafia Capitale", nel dispiegarsi di fenomeni di criminalità poltico-amministrativa che tipicamente comportano l'"assoggettamento", effettivo o ipotetico, di imprenditori esclusi dalla assegnazione di appalti pubblici. Veicolo necessario di questa operazione è la ricostruzione dell'"avvalimento" del metodo mafioso in un senso che esclude la necessità di un'intimidazione effettiva, per ritenere sufficiente la mera potenzialità di quest'ultima e dei suoi effetti. Inevitabile, allora, interrogarsi sulla compatibilità di una siffatta "anticipazione" della tipicità del fatto associativo con le esigenze di tassatività della fattispecie, intesa anche nei termini della c.d. legalità europea.

 

SOMMARIO: 1. La rivisitazione giurisprudenziale del metodo mafioso e i riflessi sulla riconoscibilità del rischio penale. - 2. Il punto di partenza: la trasposizione "forte" degli elementi della mafia storica nell'art. 416-bis. - 3. La superfluità dell'ultimo comma dell'art. 416-bis. - 4. Il ruolo delle "mafie straniere" nella progressiva rivisitazione degli elementi del metodo mafioso. - 5. Le "mafie al nord" e il metodo mafioso "anticipato". - 6. L'estensione massima del metodo mafioso: la vicenda di "Mafia Capitale". - 6.1. Quali soggetti assoggettabili, e con quali mezzi? L'allargamento (anche) dell'oggetto del timore indotto dall'associazione. - 6.2. L'etichettamento mafioso nella criminalità politico-amministrativa: obbiettivi e rischi. - 7. Corte Costituzionale e metodo mafioso: le indicazioni della sentenza n. 48 del 2015.