ISSN 2039-1676


06 giugno 2017

Lo statuto costituzionale e convenzionale della confisca - Seminario n. 1 (Alberto Alessandri e Francesco Viganò)

Registrazione video del seminario svoltosi presso l'Università Bocconi di Milano il 10 marzo 2017

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Titolo del seminario: Confisca di prevenzione o “pena del sospetto”?

Speakers: Prof. Alberto Alessandri, Università Bocconi, Milano – Prof. Francesco Viganò, Università Bocconi, Milano

 

Clicca qui per scaricare la registrazione video del secondo seminario del ciclo (prof.ssa Anna Maria Maugeri e dott. Till Bettels) e qui per scaricare la registrazione video del terzo seminario (prof. Carlo Enrico Paliero e cons. Giuseppe Riccardi).

 

Dall’introduzione del ciclo di seminari: Un tempo cenerentola del sistema penale (disciplinata, non a caso, dall’ultimo articolo del primo libro del codice penale, dedicato alla parte generale del reato e della pena), la confisca è divenuta oggi la sanzione patrimoniale par excellence, a fronte della radicale ineffettività della pena pecuniaria.

Il proliferare delle forme di confisca nel sistema penale, cui si è affiancato – ormai da trentacinque anni – un incessante sviluppo della c.d. confisca di prevenzione, disposta su un binario distinto e parallelo rispetto a quello penale, pone però alla dottrina e alla stessa prassi l’interrogativo sempre più urgente circa la reale natura della confisca: mera misura di ablazione di un bene che l’interessato non ha il diritto di trattenere, avendolo acquistato tramite un’attività criminosa, o autentica sanzione punitiva? L’interrogativo ha, come è facile intendere, un immediato risvolto sul piano delle garanzie, costituzionali e convenzionali, che assistono l’istituto: nel primo caso, le garanzie applicabili sarebbero infatti quelle che tutelano il diritto di proprietà; nel secondo caso, la confisca sarebbe interessata dalle ben più pregnanti garanzie del nullum crimen, e da quelle dell’equo processo penale.

Questo ciclo di seminari mira ad illuminare da diverse prospettive questa fondamentale alternativa, attraverso uno schema che prevede una o due relazioni introduttive di docenti o magistrati esperti e particolarmente autorevoli, italiani e stranieri, e una successiva discussione aperta a tutti i partecipanti.