Nato a Francavilla Fontana il 4 maggio 1958.
Studi classici e laurea in giurisprudenza conseguita all'università di Perugia con il voto di 110 e lode.
Entrato in magistratura nel 1985 con primo incarico alla Procura della Repubblica di Bergamo.
Trasferito nel 1989 alla Procura di Brindisi, sempre con funzioni di sostituto procuratore.
Nel 1991 trasferito, con le medesime funzioni, alla Procura della Repubblica di Milano ove ha prestato servizio fino al 2008, prima nel dipartimento dei reati fiscali, poi, per quindici anni, in quello dei reati contro la pubblica amministrazione e infine presso la direzione distrettuale antimafia.
In seguito, è stato procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Vasto.
Nominato, con delibera C.S.M. del 18 settembre 2013, procuratore della Repubblica di Velletri
E' stato componente della Commissione di studio per la riforma del codice penale, nominato con decreto del Ministro della Giustizia del 1 luglio 2003.
AA.VV., "Ancora sulla tutela giurisdizionale degli interessi diffusi", in "Scritti in onore di Giuseppe Codacci Pisanelli", Giuffrè, 1986.
"Il tentativo tra il cogitare e l'agere", in La Giustizia Penale, 1987.
"Il procedimento applicativo di una misura cautelare nei confronti di un ente", in Archivio della nuova procedura penale, 01/2004.
"Le misure cautelari nel processo a carico degli enti", in AA.VV., "La responsabilità dell'impresa per i fatti di reato", Giappichelli, 2004.
"Profili problematici nei rapporti tra P.M. penale e P.M. contabile", in Rivista Corte dei conti.
"Servizi pubblici e qualifiche soggettive nei reati contro la p.a.", in Rivista penale, maggio 2006.
"Comparaggio e corruzione: quale rapporto?", in Indice penale, anno IX, n. 2.
"La confisca-sanzione: un difficile cammino", in La responsabilità amministrativa delle società e dagli enti, 2007, n. 4.
"Reato e danno erariale:il problema del raccordo tra le giurisdizioni", in Archivio della Nuova Procedura Penale, n. 3/08.
AA. VV., "Temi di diritto penale", Giuffrè, agosto 2008.
"Reati tributari e confisca per equivalente:la posizione delle società", in Cassazione penale, n. 5/2012.