Luca Tumminello (Palermo, 1979) si è laureato con lode in Giurisprudenza presso l'Università di Palermo nel 2003. Nel 2007 ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in diritto penale presso l'Università di Macerata. Nel 2006 ha conseguito l'abilitazione all'esercizio della professione forense. Dal 2007 al 2011 è stato assegnista di ricerca in diritto penale presso l'Università di Palermo, ove ha svolto con continuità attività di collaborazione alla didattica. Dal 2011 collabora regolarmente alla Rivista trimestrale di diritto penale dell'economia, annotando sentenze della Corte di Cassazione.
Monografie:
Il volto del reo. L'individualizzazione della pena fra legalità ed equità, Giuffrè, Milano, 2010, pp. XXVI-358, (ISBN 88-14-15605-0).
Articoli:
La mafia come metodo e come fine: la circostanza aggravante dell'art. 7 d.l. 152/1991, convertito nella l. 203/1991, in Riv. trim. dir. pen. ec., 2008, n. 4, pp. 903-945.
Note a sentenza:
Ancora sui limiti del criterio letterale nell'interpretazione della legge penale: le Sezioni unite "contestualizzano" l'inapplicabilità dell'aggravante del metodo e del fine di agevolazione mafiosi ai delitti «punibili» con pena diversa dall'ergastolo, nota a Sezioni unite n. 337 del 2009, in Cass. Pen., 2010, n. 4, pp. 1417-1428.
Voci di codici annotati:
Artt. 336-360, c.p., in Forti-Patrono-Zuccalà, a cura di, Codice penale e leggi collegate. Commento giurisprudenziale sistematico, Cedam, Padova, in corso di pubblicazione.