ISSN 2039-1676


Massimo Vogliotti


Professore Associato

CURRICULUM STUDIORUM

1988: Diploma di maturità classica (60/60)

1993: Laurea in Giurisprudenza, Università di Torino (110 e lode con dignità di stampa)

1993: Diplôme Supérieur de Droit Comparé, Faculté Internationale de Droit Comparé, Strasburgo

1996: Master in Legal Theory, Académie européenne de théorie du droit (Summa cum laude)

1998: Dottorato in “Diritto e procedura penale”

1994: Borsa annuale di specializzazione per l’estero dell’Università di Torino (Institut de droit comparé di Parigi, M. Delmas-Marty)

1995: Borsa di dottorato triennale dell’Università di Ferrara (rinuncia per incompatibilità con borsa di dottorato dell’Università di Genova)

1998: Borsa annuale del CNR per l’estero (Académie européenne de théorie du droit di Bruxelles, F. Ost)

1998: Borsa annuale del CNR per l’Italia (rinuncia per incompatibilità con altra borsa CNR per l’estero)

1999-2000: Borsa postdottorato biennale dell’Università di Torino

2000-2001: Borsa postdottorato biennale del Fond National de la Recherche Scientifique (FNRS) del Belgio (Facultés Universitaires Saint-Louis di Bruxelles, F. Ost e M. van de Kerchove)

2002: Borsa annuale del CNR per l’estero (Académie européenne de théorie du droit di Bruxelles, F. Ost)

2007-2008: Assegno biennale di ricerca dell’Università del Piemonte Orientale

 

CARRIERA ACCADEMICA

2008-oggi Professore associato, Università del Piemonte Orientale

2014-2015 Ricercatore “résident” all’Institut d’Etudes Avancées di Parigi

2012 Abilitazione scientifica nazionale di prima fascia

2011 Visiting Professor, Université Catholique di Louvain La Neuve (UCL)

2002-2007 Professore a contratto, Università del Piemonte Orientale

2003-2006 Contratti con studiosi ed esperti stranieri e italiani stabilmente impegnati all’estero, MIUR (“Rientro dei cervelli”: 3+1)

2003 Professore a contratto, Facultés Universitaires Saint-Louis (Bruxelles)

2002 Professore a contratto, Université Libre de Bruxelles (ULB)

2002-2004 Professore a contratto, Académie européenne de théorie du droit (Bruxelles)

 

INCARICHI SCIENTIFICI

2015-oggi Membro del consiglio scientifico della “Mission Droit et Justice” del Ministero della Giustizia francese

2012-oggi Membro del comitato scientifico della Revue interdisciplinaire d’études juridiques

2010-oggi Responsabile scientifico della Cattedra Alessandro Galante Garrone, Università del Piemonte Orientale

2011-oggi Corrispondente dall’Italia della rivista Droit et Société

2006-oggi Membro del comitato scientifico della rivista Les cahiers de la justice

1999-oggi Membro del comitato scientifico della rivista Droit et Société

2010-2012 Esperto valutatore del FNRS del Belgio per “Bourses et mandats”

 

CAMPI DI INDAGINE DELLA RICERCA

1. Modernità giuridica e sua crisi

2. Crisi della legalità penale e dei suoi corollari

3. Formazione giuridica

4. Ermeneutica giuridica

 

TEMI CORRENTI DI RICERCA

1. Quale formazione? Per quale giurista? La tesi della ricerca iniziata lo scorso anno all’Institut d’Etudes Avancées di Parigi è che, nell’attuale fase storica caratterizzata dalla crisi delle categorie giuridiche moderne e da un’elevata complessità del diritto, l’educazione giuridica non deve tanto mirare alla preparazione di tecnici dotati di una conoscenza approfondita del diritto positivo (normalmente nazionale, come ancora per lo più avviene), ma deve piuttosto preparare giuristi culturalmente attrezzati (anche in materie non strettamente giuridiche), in grado di comprendere e di gestire un diritto che cambia rapidamente e perciò dotati di un abito mentale flessibile, di spirito critico e di capacità argomentativa, progettuale e immaginativa. A tal fine, più che presentare soluzioni già confezionate da memorizzare (norme, decisioni giurisprudenziali…), occorre promuovere la capacità di costruire le soluzioni utilizzando le conoscenze acquisite durante le lezioni e lo studio. Anche nel metodo d’insegnamento dovrebbe passare l’idea che il sapere giuridico non è un sapere veritativo che fornisce certezze, ma controversiale, opinabile e che le categorie giuridiche sono il prodotto della storia e della cultura dell’epoca, non dogmi universali ed eterni.

2. Ermeneutica e diritto penale Il diritto penale moderno dell’Europa continentale si è costruito sul pilastro della legalità e sull’ostracismo del diritto giurisprudenziale. Il suo codice genetico è quindi incompatibile con l’ermeneutica giuridica che pone al centro della scena l’applicazione giudiziale del diritto in luogo della legge, attribuendo all’interprete un ruolo costitutivo del diritto. Le attuali trasformazioni del diritto penale, specialmente di matrice europea, obbligano il penalista a confrontarsi con un modo diverso di concepire l’esperienza giuridica, costringendolo a confrontarsi con la prospettiva dell’ermeneutica. Un recente convegno che ho organizzato all’Università di Padova su invito di Giuseppe Zaccaria è la prova che un tale confronto è oggi non solo possibile, ma necessario (“Ermeneutica e scienza penale. Un dialogo sempre difficile, ma, oggi, non più eludibile”, Padova, 6-7 maggio 2016).

 

PREMI E RICONOSCIMENTI

1. Vincitore di un premio di 2.200.000 lire, assegnato dal Comitato di Consulenza Scientifica del CNR (verbale n. 7 del 10 dicembre 1999), per il saggio Faut-il récupérer «aidós» pour délier Sisyphe? À propos du temps clos et instable de la justice pénale italienne, in Ph. Gerard, F. Ost e M. van de Kerchove (a cura di), L’accélération du temps juridique, FUSL, Bruxelles, 2000, pp. 661-710.

PUBBLICAZIONI

LE CINQUE PUBBLICAZIONI PIÙ SIGNIFICATIVE DELLA CARRIERA

1. Tra fatto e diritto. Oltre la modernità giuridica, Giappichelli, Torino, 2007

2. Dove passa il confine? Sul divieto di analogia nel diritto penale, Giappichelli, Torino, 2011

3. Legalità, in «Annali dell’Enciclopedia del diritto», VI, Giuffrè, Milano, 2013, pp. 371-435

4. Lo scandalo dell’ermeneutica per la penalistica moderna, in «Quaderni fiorentini per la storia del pensiero giuridico moderno», 44, 2015, pp. 131-181.

5. La fine del grande stile e la ricerca di una nuova identità per la scienza giuridica, in L’identità delle scienze giuridiche in ordinamenti multilivello, a cura di V. Barsotti, «Quaderni del dottorato fiorentino in scienze giuridiche», Maggioli editore, Santarcangelo di Romagna, 2014, pp. 95-171.