ISSN 2039-1676


Lucia Risicato


Professore Ordinario di Diritto Penale

Si laurea in Giurisprudenza col massimo dei voti, lode accademica e dignità di pubblicazione in data 21/12/1991 presso l’Università degli Studi di Messina, discutendo una dissertazione sui profili dell’illecito penale preterintenzionale, relatore il prof. Giancarlo de Vero.

Nel novembre del 1993 acquisisce la qualifica di cultore della materia e inizia una costante ed ininterrotta attività di collaborazione didattica presso le cattedre di diritto penale della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Messina.

Nel febbraio 1996 supera, qualificandosi prima in graduatoria, gli esami di ammissione al corso di dottorato di ricerca in Diritto penale italiano e comparato presso l’Università degli Studi di Pavia (ciclo XI).

Nel novembre 1998 diventa ricercatore di diritto penale.

Nel maggio 1999 consegue presso l’Università di Pavia il titolo di dottore di ricerca in Diritto penale italiano e comparato.

Professore associato dal mese di marzo 2002, viene chiamata come professore ordinario di diritto penale presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Messina dal maggio del 2005.

Impegnata in attività di docenza presso i corsi di laurea triennale, magistrale e la Scuola di specializzazione per le professioni legali sin dall’A.A. 1999/2000, è ora affidataria dei corsi di Diritto penale I F/O e di Criminologia presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Messina.

È membro del Comitato di Direzione della rivista “Giurisprudenza italiana”, inserita dall’ANVUR nell’elenco delle riviste di classe A.

È in atto componente del Consiglio direttivo dell’Associazione Italiana dei Professori di diritto penale e direttore del Master di II livello in Criminologia e Scienze forensi presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Messina.

Autrice di più di cinquantaquattro pubblicazioni, di cui cinque a carattere monografico, la sua attività scientifica spazia prevalentemente dai territori delle forme di manifestazione del reato agli elementi normativi di fattispecie, senza trascurare il biodiritto e i più significativi ambiti applicativi dell’illecito colposo monosoggettivo e concorsuale.