ISSN 2039-1676


12 aprile 2018 |

Rilievi e accertamenti nel codice di procedura penale nell'attività di prelievo di reperti utili alla ricerca di Dna. Un nodo irrisolto

Nota a Corte cost., sent. 26 settembre 2017 (dep. 15 novembre 2017), n. 239, Pres. Grossi, Red. Lattanzi

Contributo pubblicato nel Fascicolo 4/2018

Il contributo è stato sottoposto in forma anonima, con esito favorevole, alla valutazione di un revisore esperto.

 

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Abstract. È infondata la questione di legittimità costituzionale dell’art. 360 c.p.p. (Accertamenti tecnici non ripetibili), nella parte in cui non prevede che le garanzie difensive ivi sancite si applichino anche alle attività di individuazione e di prelievo di reperti utili per la ricerca del DNA. La sentenza qui annotata presenta un duplice profilo di interesse: da un lato, porta all’attenzione il tema (ampiamente discusso) relativo alla linea di confine che intercorre fra i rilievi e gli accertamenti tecnici; dall’altro, conduce ad interrogarsi in ordine all’atipicità degli atti di indagine che caratterizza il nostro sistema e, non da ultimo, la specifica materia in questa sede trattata, nonché sui limiti e sulle problematiche che essa genera per l’interprete.

 

SOMMARIO: 1. Premessa. Le questioni di fondo. – 2. Le ragioni dell’infondatezza nelle argomentazioni della Corte costituzionale. – 3. Rilievi vs accertamenti. Una dicotomia reale o apparente? – 4. Alcune criticità della pronuncia. – 5. Possibili vie d’uscita?