ISSN 2039-1676


07 maggio 2018 |

La pena, ancora: fra attualità e tradizione. Studi in onore di Emilio Dolcini, Giuffrè, 2018, pp. 1214

Presentazione dell'opera e abstract dei contributi

Pubblichiamo di seguito, con l'autorizzazione dell'editore Giuffrè, che ringraziamo, la presentazione dei due volumi che raccolgono gli studi in onore del Prof. Emilio Dolcini, scritta dai curatori dei volumi stessi, Proff. Carlo Enrico Paliero, Francesco Viganò, Fabio Basile e Gian Luigi Gatta. L'opera, pubblicata nella Collana del Dipartimento di Scienze Giuridiche "C. Beccaria" dell'Università degli Studi di Milano, sarà presentata in occasione di un convegno presso la stessa Università il prossimo giovedì 10 maggio (clicca qui per il programma).

Sempre con l'autorizzazione dell'Editore, pubblichiamo in allegato gli abstracts dei contributi pubblicati negli studi in onore.

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Pochi Maestri delle scienze penalistiche, come Emilio Dolcini, hanno saputo legare indissolubilmente il proprio nome alla teoria e alla prassi della pena e del sistema sanzionatorio. Nell’intraprendere, come amici fraterni e allievi, l’iniziativa di onorare i 70 anni di Emilio con una raccolta di scritti in onore, abbiamo allora pensato che potesse risultare un omaggio gradito al festeggiato dedicarla al tema da lui prediletto, per interesse scientifico e sensibilità culturale, tra i non pochi ai quali si è dedicato con rigore, passione e costante attenzione nel corso di una lunga carriera.

Si spiega così il titolo di questa raccolta di scritti a tema – “La pena, ancora: tra attualità e tradizione” –, alla quale sono stati da noi invitati, oltre agli allievi, alcuni tra i più autorevoli ed esperti studiosi italiani del sistema sanzionatorio penale. I volumi che consegniamo in omaggio al festeggiato e alla comunità scientifica – lo auspichiamo – potranno rappresentare a lungo un punto di riferimento per le indagini in materia e offrono indubbiamente un illuminante spaccato sullo ‘stato dell’arte’. Nelle pagine seguenti il lettore troverà infatti, squadernata, una moltitudine di temi emergenti e tradizionali propri del capitolo della pena, che si caratterizza per una continua trasformazione, specie negli ultimi anni, ad opera di un legislatore intento, in modo non sempre lineare, ad un ammodernamento che tenga conto dei principi costituzionali e sovranazionali, sollecitato da contingenti istanze ed emergenze, tra le quali spicca quella di contenere il sovraffollamento carcerario.

Il volto attuale del sistema sanzionatorio – terreno di elezione delle indagini di Emilio Dolcini, fin dal primo scritto del 1972 – affiora dalle pagine dei volumi qui presentati attraverso quattro direttrici, rappresentate da altrettante sezioni nelle quali abbiamo suddiviso i contributi. La prima sezione occupa l’intero primo tomo e raccoglie riflessioni cruciali nel capitolo della pena, quali sono quelle relative alle funzioni, alla legittimazione e ai limiti. La seconda sezione è dedicata al tema, anch’esso indubbiamente centrale e caro al Maestro che onoriamo, del carcere e delle sue alternative. La terza sezione raccoglie contributi che indagano alcune zone grigie, ai confini del diritto penale, popolate da misure para-penali di sempre maggiore diffusione e rilievo prasseologico: le misure di prevenzione e la gamma delle sanzioni formalmente amministrative ma sostanzialmente penali, previste in diversi settori dell’ordinamento. La quarta sezione, infine, a mo’ di parte speciale, è dedicata alle sanzioni nel diritto penale economico.

Consegniamo i volumi qui presentati all’ulteriore dibattito della comunità, ringraziando quanti – Maestri, Colleghi, Amici – hanno generosamente risposto al nostro invito. Prima di prendere commiato non possiamo esimerci dal menzionare il prezioso, sapiente e instancabile contributo dato da una giovane allieva, la dott.ssa Alessandra Galluccio, alla non facile opera di editing di questa raccolta di scritti. Così come non possiamo fare a meno di ricordare quanto l’attività di Emilio Dolcini sia stata segnata dal fecondo sodalizio scientifico con Giorgio Marinucci, il compianto Maestro di noi tutti, che per primo avrebbe voluto intraprendere con entusiasmo l’iniziativa che ora vede finalmente la luce.