ISSN 2039-1676


01 giugno 2018 |

Considerazioni sul concorso di reati nel sistema del diritto penale internazionale

Contributo pubblicato nel Fascicolo 6/2018

Il contributo è stato sottoposto in forma anonima, con esito favorevole, alla valutazione di un revisore esperto.

 

AbstractIl lavoro esamina il tema del concorso di reati nel contesto del diritto penale internazionale. Muovendo dalla presa d’atto di un carente livello di approfondimento teorico del fenomeno, connesso alla giovane età della codificazione della materia, viene tentato un inquadramento dogmatico teorico dell’istituto utilizzando i materiali teorici elaborati da dottrina e giurisprudenza nazionali. Su questa premessa, si prospetta la necessità di assumere una dimensione forte della (categoria della) tipicità, così da disporre di un criterio ermeneutico che consenta di aprire lo sguardo sulle funzioni positivo-integratrici del diritto penale. L’assenza di un formante unitario e coerente dei vari crimina iuris gentium, infatti, ha favorito il verificarsi di situazioni di overlapping. A questo riguardo, si auspica il ricorso ad un ventaglio di criteri, tra cui quelli valoriale aventi particolare rilievo negli approcci di tipo struttural-funzionalistico.

SOMMARIO: 1. Il concorso di reati: una finestra sul diritto penale internazionale. – 2. Inquadramento generale del problema del concorso di reati e funzioni del sistema penale. – 3. L’esigenza di una concezione ‘forte’ della tipicità. – 3.1 Unità e pluralità della condotta nei crimini internazionali. – 4. I principi elaborati in dottrina in tema di concorso di reati. – 4.1 Segue: Il criterio di specialità cd. bilaterale o reciproca.4.2 Segue: Il criterio della specialità bilaterale nella giurisprudenza dei tribunali penali internazionali per l’ex Jugoslavia e per il Ruanda. – 4.3 Il criterio cd. integrativo della consunzione. – 4.4. Segue: quello della sussidiarietà. – 5. L’auspicabile introduzione di una disposizione di parte generale e la riorganizzazione della parte speciale.