ISSN 2039-1676


20 luglio 2018 |

Processo penale allo straniero: alcune osservazioni sul diritto all'interprete e alla traduzione degli atti

Contributo pubblicato nel Fascicolo 7-8/2018

Il conbtributo è stato sottoposto in forma anonima, con esito favorevole, alla valutazione di un revisore esperto.

 

Abstract. Le modifiche legislative introdotte nel codice di procedura penale in ordine al diritto all’interprete e alla traduzione degli atti processuali nei confronti dell’imputato straniero segnano l’inizio di un percorso di derivazione europea improntato al rispetto di una parità di trattamento tra l’imputato alloglotto e quello italiano. Tale processo necessita, però, di ulteriori passi al fine di coniugare l’intervento del legislatore italiano all’interpretazione fornita dalla giurisprudenza di legittimità la quale non sembra ancora aver recepito fino in fondo la ratio della Direttie europee a tutela dell’imputato straniero.

SOMMARIO: 1. L’assistenza linguistica agli stranieri nel processo penale e l’intervento europeo per il rafforzamento della fiducia reciproca tra gli Stati membri. – 2. Diritto all’interprete e alla traduzione di atti fondamentali, una nuova visione del diritto di difesa per lo straniero. – 3. L’informazione sull’accusa. – 4. La vittima “straniera” e i nuovi traguardi legislativi. – 5. Sanzioni e rimedi giurisprudenziali in casi di assenza dell’interprete e mancata traduzione degli atti.