ISSN 2039-1676


10 ottobre 2018 |

M. Bargis, Compendio di Procedura Penale, IX edizione, Cedam, 2018, pp. CXVII-1304

Recensione

1. È fedele allo spirito dell’Opera coltivato da Giovanni Conso e Vittorio Grevi, suoi autorevoli fondatori, anche l’ultima edizione (la nona) del Compendio di procedura penale che Marta Bargis – coautore e, invero da tempo unico, curatore – consegna all’uso non esclusivamente didattico nei Corsi universitari della Laurea in Giurisprudenza.

Già dall’ampia premessa alla nuova edizione, nella quale M. Bargis traccia la panoramica dei numerosi interventi legislativi di incidenza sulla disciplina codicistica, sopravvenuti a far conto dalla edizione precedente, si ricava, infatti, che il puntuale aggiornamento della materia costituisce la cifra di questo Manuale. Connotazione che di per sé lo rende prezioso strumento di studio anche per la più impegnativa preparazione alle prove di accesso alle professioni legali e, a ben vedere, per gli stessi operatori (magistrati e avvocati), costretti a misurarsi con una incessante e disordinata produzione normativa.

 

2. Quello del costante aggiornamento della materia non è, tuttavia, il suo unico tratto distintivo. Il Compendio si caratterizza per l’accurata illustrazione dei singoli istituti processuali, offerti in una ricostruzione critica che agevola la comprensione delle plurime modifiche apportate alla loro disciplina; per l’esposizione ragionata degli orientamenti giurisprudenziali e dottrinali, utili a cogliere la problematicità delle questioni che si affacciano in sede applicativa; per le esplicite prese di posizione, idonee sia a guidare nella individuazione delle possibili e variegate soluzioni interpretative sia, soprattutto, a mettere in luce la complessità del fenomeno processuale. L’uso ripetuto dei rinvii – interni ai singoli capitoli e tra i diversi capitoli – favorisce, inoltre, i collegamenti tra le differenti porzioni della materia sviluppando l’attitudine a percepire il processo penale come sistema piuttosto che come mero insieme di regole. Un sistema che nel Compendionon si trascura correttamente di collocare nella cornice dei principi (sanciti tanto dalla Costituzione tanto dalla Cedu) a suo fondamento, così da far emergere i valori che il processo penale si incarica di tutelare;  e la sempre viva attenzione alle indicazioni provenienti dall’Unione europea (decisioni quadro, direttive e Convenzioni) – attuate o ancora da recepire da parte del legislatore italiano – orienta, peraltro efficacemente, alla conoscenza oramai ineludibile della dimensione sovranazionale del diritto processuale penale. 

 

3. Una notazione, infine, merita un profilo non formale. L’esposizione, piana e lineare, si avvale della terminologia tecnica appropriata: ciò giova a far acquisire allo studente il linguaggio richiesto al giurista e, prima ancora, a far maturare la consapevolezza che, racchiusi nelle parole, sono specifici concetti e categorie dogmatiche così che il loro corretto impiego non può essere considerato indifferente.

 

4. La struttura del Compendio è nota: basta, allora, ricordare che la trattazione, affidata a studiosi di sperimentata competenza, segue l’itinerario indicato dal legislatore analizzando, in altri termini, la disciplina prevista per attori (soggetti e parti), strumenti (atti, prove, misure cautelari) e sviluppo dinamico (indagini, udienza preliminare, riti speciali, giudizio, procedimento davanti al tribunale monocratico, impugnazioni e esecuzione) del processo penale. Di assoluto rilievo è la ricca, analitica e completa esposizione della regolamentazione dei rapporti giurisdizionali con autorità straniere. La tematica occupa il cap. XI del Compendio – interamente rivisitato rispetto alla precedente edizione – ove si rende conto delle modifiche apportate al Libro XI del codice di rito dal d.lgs. 3 ottobre 2017, n. 149; in coerenza con l’ampia riforma binaria introdotta dal recente legislatore, il capitolo è suddiviso in due sezioni, rispettivamente riferite alla cooperazione giudiziaria internazionale e alla cooperazione tra gli Stati membri dell’Unione europea. Trovano qui approfondimento principi, regole, strumenti e procedure della cooperazione, inclusi quelli volti al suo rafforzamento (mandato di arresto europeo, ordine europeo di indagine penale, organismi di coordinamento, Procura europea) ai quali è destinata una dettagliata illustrazione.   

In equilibrato dosaggio, spazio autonomo è riservato anche ai procedimenti extra codice – in particolare, processo penale minorile, procedimento davanti al giudice di pace e procedimento di accertamento della responsabilità amministrativa degli enti – la cui illustrazione, più sintetica, apre alla conoscenza del complessivo sistema della giustizia penale.

 

5. Restano ancora due considerazioni. 

La prima riguarda sempre la struttura del Compendio. Collocata all’inizio, e opportunamente riproposta, si trova una Introduzione – risalente a G. Conso –  che prepara alla comprensione della svolta accusatoria realizzata dalla vigente codificazione fornendo le chiavi di lettura anche delle innovazioni da subito apportate fino alla previsione costituzionale dei principi del “giusto processo”; d’altro canto, in apertura di ogni capitolo è posta una Premessa che avvia utilmente allo studio della materia lì analizzata. 

La seconda attiene a quella che si è indicata come la cifra del Compendio vale a dire l’impegno al costante aggiornamento, adempiuto con una Appendice – che l’Editore pubblica on line – nella quale sono illustrati i provvedimenti normativi varati dopo la data di chiusura (16 giugno 2018) della presente edizione, con particolare riguardo al d.l. 25 luglio 2018, n. 91, convertito con l. 21 settembre 2018, n. 108 (Proroga di termini previsti da disposizioni legislative, c.d. decreto mille proroghe). L’intervento legislativo ha investito la riforma della disciplina delle intercettazioni (attuata con il d.lgs. 29 dicembre 2017, n. 216 in adempimento della delega di cui alla l. 23 giugno 2017, n. 103) – differendone l’entrata in vigore – nonché quella delle videoconferenze – disciplina anch’essa dovuta alla l. n. 103 del 2017 e già in vigore della quale viene sospesa l’efficacia – e ha interessato, inoltre, il tema delle sezioni distaccate di tribunale insulari: loro ricadute ed incidenza sono analizzate nella Appendice di aggiornamento unitamente a declaratorie di illegittimità costituzionalee a una pronuncia delle Sezioni unite della Corte di cassazione, anche queste sopravvenute. 

 

6. A conclusione, vale la pena segnalare che quella seguita dal Compendio è l’impostazione in uso nella didattica tradizionale: senza precludere opzioni di diverso tipo, tale scelta giova alla attuale articolazione in due moduli del Corso di Diritto processuale penale, incentrata sulla suddivisione della materia in due parti, corrispondenti appunto a quelle rintracciabili nella sistematica codicistica. Con il vantaggio di guidare lo studente sia nella lettura del testo di studio sia nella consultazione in parallelo del testo del codice.