6 maggio 2019 |
Il mandato di arresto europeo ai tempi della Brexit
Contributo pubblicato nel Fascicolo 5/2019
Il contributo è stato sottoposto in forma anonima, con esito favorevole, alla valutazione di un revisore esperto.
Abstract. Nel suo multiforme caleidoscopio, la Brexit ha coinvolto anche la Corte di giustizia, chiamata a cimentarsi con il primo caso di recesso dall’Unione europea a norma dell’art. 50 t.u.e.: il saggio, dopo una breve premessa esplicativa di contesto, si focalizza sulla sentenza nella causa RO, dedicata ai rapporti fra Brexit e mandato di arresto europeo, per soffermarsi, infine, sugli scenari futuri, analizzando le soluzioni prospettabili nel caso di recesso con accordo.
SOMMARIO: 1. Anche la Corte di giustizia ha dovuto “fare i conti” con la Brexit: una premessa esplicativa di contesto. – 2. Dubbi su Brexit e mandato di arresto europeo (m.a.e.): le questioni pregiudiziali proposte ai giudici di Lussemburgo nella causa RO. – 3. La soluzione accolta dalla Corte di giustizia, in sintonia con le conclusioni dell’avvocato generale: una scelta non solo ragionevole per colmare un temporaneo “vuoto” di struttura, ma anche attenta alla tutela dei diritti fondamentali. – 4. Gli scenari futuri.