ISSN 2039-1676


28 febbraio 2014

Le Sezioni unite escludono il concorso tra reato associativo e delitti di riciclaggio o illecito reimpiego per i beni ricavati dallo stesso reato associativo

Cass., Sez. Un., c.c. 27 febbraio 2014, Pres. Santacroce, Rel. Cassano, Ric. Iavarazzo (informazione provvisoria)

Il servizio novità della Corte Suprema di cassazione comunica che, in esito alla camera di consiglio del 27 febbraio 2014, le Sezioni unite hanno affrontato la seguente questione:

«Se sia configurabile il concorso fra i delitti di cui agli artt. 648 bis o 648 ter cod. pen. e quello di cui all'art. 416 bis cod. pen., quando la contestazione di riciclaggio o reimpiego riguardi denaro, beni o altre utilità provenienti proprio dal delitto di associazione mafiosa».

Secondo l'informazione provvisoria diffusa dalla Suprema Corte, quesito è stata data la seguente soluzione: «Negativa».

La deliberazione è stata assunta sulle conformi conclusioni del Procuratore generale.

Pubblicheremo la sentenza non appena saranno depositate le motivazioni.

La nostra Rivista ha pubblicato a suo tempo l'ordinanza che aveva rimesso la questione alle Sezioni unite (cliccare qui), con una scheda di A. Galluccio, Illecito reimpiego e associazione di tipo mafioso: la parola passa alle Sezioni Unite (cliccare qui). (GL)