ISSN 2039-1676


02 febbraio 2015 |

Il luogo di consumazione del delitto di accesso abusivo a un sistema informatico o telematico: in attesa delle Sezioni Unite

 

Abstract. Una recente ordinanza della Cassazione ha rimesso alle Sezioni Unite la questione del locus commissi delicti dell'accesso abusivo a un sistema informatico o telematico. Nel presente contributo si analizzano i diversi orientamenti interpretativi in argomento, per provare a fornire una risposta al quesito. La condotta tipica descritta nell'art. 615-ter c.p., letta alla luce delle peculiarità dei reati cibernetici, induce a ritenere che il reato si perfezioni nel momento e nel luogo in cui l'operatore abusivo digita alla tastiera del terminale periferico la serie di comandi necessari per acquisire le informazioni contenute nel sistema.

 

SOMMARIO: 1. Le recenti pronunce in argomento della Corte di Cassazione. - 2. La fattispecie tipica del delitto ex art. 615-ter c.p. - 3. La condotta esecutiva di chi «si introduce» in un sistema informatico o telematico. - 4. I reati cibernetici e la crisi delle tradizionali categorie spazio-fisico-temporali. - 5. L'intrusione nel sistema informatico o telematico mediante la digitazione alla tastiera dei comandi necessari. - 6. L'esigenza processuale di perseguire il reato nel luogo in cui ha agito al computer l'autore della intrusione. - 7. L'ipotesi problematica in cui l'accesso abusivo sia realizzato dall'estero.