ISSN 2039-1676


12 ottobre 2016 |

Discrezionalità del giudice e automatismi: profili problematici nel sistema delle misure di sicurezza (Seminario di Noto, 2015)

Contributo al VI seminario di formazione interdottorale di diritto e procedura penale "Giuliano Vassalli" per dottorandi e dottori di ricerca organizzato dall'Istituto Superiore Internazionale di Scienze Criminali (ISISC) a Noto nei giorni 18-20 settembre 2015

Il contributo è pubblicato nel n. 2/2016 della nostra Rivista trimestrale. Clicca qui per accedervi.

 

Abstract. Si parla di discrezionalità tutte le volte in cui si riconosce al giudice un dovere (conoscitivo) e un potere (dispositivo) finalizzato al raggiungimento di uno scopo predefinito dal legislatore. In questa ampia definizione, si contempla anche il potere del giudice penale di applicare le misure di sicurezza. Il presente contributo ripercorre le tappe fondamentali del percorso seguito dalla giurisprudenza costituzionale attraverso il quale si è giunti alla rimozione di presunzioni ed automatismi caratterizzanti l'originario impianto delle misure di sicurezza personali. Non senza un accenno agli interrogativi che si sono posti all'indomani dell'entrata in vigore del d.l. n. 52/2014 (conv. l. n. 81/2014), con il quale il legislatore ha inteso porre fine ai c.d. "ergastoli bianchi". Si farà, poi, menzione alla questione della graduabilità da parte del giudice penale di una particolare forma di confisca - istituto nato quale misura di sicurezza patrimoniale ma che oggi assume sempre più frequentemente un "volto punitivo" - . Ciò che si intende dimostrare è come, anche nell'ambito delle misure di sicurezza, sia presente la tendenza del legislatore a limitare (o eliminare) la discrezionalità del giudice e come questa tendenza mal si combini con la funzione dell'istituto e, prima ancora, con i principi costituzionali.

 

SOMMARIO: 1. Premessa. Discrezionalità e misure di sicurezza. - 2. Automatismi e presunzioni assolute nell'applicazione delle misure di sicurezza personali. I plurimi interventi della Consulta. - 3. La "confisca" da misura di sicurezza patrimoniale a misura punitiva: la questione della graduabilità da parte del giudice. - 4. Riflessioni conclusive.