ISSN 2039-1676


28 marzo 2014

Le Sezioni unite sul regime delle ricerche e delle notifiche in rapporto al latitante

Cass., Sez. Un., c.c. 27 marzo 2014, Pres. Santacroce, Rel. Macchia, Ric. Avram (informazione provvisoria)

Il servizio novità della Corte Suprema di cassazione comunica che, in esito alla camera di consiglio del 27 marzo 2014, le Sezioni unite hanno affrontato le seguenti questioni:

«1) Se le ricerche effettuate dalla polizia giudiziaria, ai sensi dell'art. 295 cod. proc. pen., costituenti presupposto per la dichiarazione della latitanza, debbano necessariamente ricomprendere quelle nei luoghi specificati dal codice di rito ai fini della dichiarazione di irreperibilità e, di conseguenza, anche le ricerche all'estero quando ricorrano le condizioni previste dal comma quarto dell'art. 169 cod. proc. pen.

2) Se la cessazione dello stato di latitanza, a seguito di arresto all'estero, avvenuto in relazione ad altro procedimento penale, implichi la illegittimità delle successive notifiche eseguite nelle forma prevista per l'imputato latitante dall'art. 165 cod. proc.».

Secondo l'informazione provvisoria diffusa dalla Suprema Corte, ai quesiti è stata data la seguente soluzione:

Per il primo: «Soluzione negativa.

Per il secondo «Soluzione negativa, qualora non sia stata portata a conoscenza del giudice procedente».

La deliberazione è stata assunta sulle conformi conclusioni del Procuratore generale.

Pubblicheremo la sentenza non appena saranno depositate le motivazioni.

La nostra Rivista ha già pubblicato l'ordinanza che aveva rimesso la questione alle Sezioni unite (può essere scaricata cliccando qui), con una breve presentazione di Gioacchino Romeo, Rimessa alle Sezioni unite una rilevante questione sul termine per la richiesta di giudizio abbreviato (cliccare qui per l'accesso alla presentazione) (GL).