ISSN 2039-1676


11 febbraio 2015 |

E. Mariani, Crisi del sistema sanzionatorio e prospettive evolutive. Un'analisi criminologica dalla giustizia penale minorile a quella ordinaria

Recensione

Clicca qui per visualizzare l'indice del libro e per accedere alla scheda del volume, pubblicato nella Collana "Scienze penalistiche e Criminologia", diretta da Raffaele Bianchetti, Giuseppe Gennari, Luca Lupària e Francesco Viganò.


Il volume di Elena Mariani, edito da Maggioli all'interno delle neonata Collana "Scienze penalistiche e Criminologia", prende le mosse dalla considerazione di come il sistema sanzionatorio penale italiano stia perdendo progressivamente di credibilità, divenendo sempre meno certo ed effettivo, anche in ragione della "schizofrenica" modificazione di alcuni istituti di diritto penale, di diritto processuale penale e dell'ordinamento penitenziario.

Lo studio, dopo aver analizzato le cause di tale situazione e le conseguenze negative in termini di "fiducia sociale" sul funzionamento della giustizia, di utilità della pena e di sentimento di sicurezza dei cittadini, sviluppa una dettagliata indagine di tipo statistico a partire dal tipo di risposta istituzionale data, nell'arco degli ultimi quindici anni, ai delitti commessi dagli adulti e dai soggetti di minore età.

In modo particolare, nel testo vengono esaminati gli esiti delle denunce ed il "livello" di effettiva esecuzione delle condanne inflitte dai diversi organi giudiziari, fornendo agli studiosi e agli operatori del diritto uno "spaccato" prospettico utile anche se per certi versi sconfortante.

I risultati che emergono confermano, attraverso il supporto dell'evidenza scientifica fornito dalla ricerca criminologica, che è ormai improcrastinabile la riforma globale ed organica del sistema sanzionatorio, così come da decenni invocata da numerosi studiosi del settore. Si pensi - solo per citare qualche dato, tra i molti riportati nel testo - che, per quanto concerne le condanne inflitte a soggetti maggiorenni (che rappresentano in media il 45,9% rispetto al numero totale delle persone denunciate), più di due terzi di quelle detentive non vengono in alcun modo eseguite, mentre quelle pecuniarie vengono pagate esclusivamente nell'1,2% dei casi. E ancora: i minorenni condannati sono in media soltanto il 16,5% di tutti gli infradiciottenni per i quali vi è stato esercizio dell'azione penale, poiché la maggior parte di costoro usufruisce di diversi epiloghi processuali, però quasi la metà dei condannati sconta la pena inflitta tra detenzione, misure alternative alla detenzione e sanzioni sostitutive delle pene detentive brevi.

In definitiva, il confronto che il volume opera tra giustizia (penale) minorile e giustizia (penale) ordinaria consente all'Autrice di proporre qualche interessante spunto di riflessione sugli strumenti, anche di carattere riparatorio, da introdurre nel sistema sanzionatorio vigente per rispondere, quanto prima possibile ed in maniera efficace, ad alcune forme di criminalità, pur nel rispetto della dignità della persona umana.