ISSN 2039-1676


11 dicembre 2015 |

La donna delinquente. Un percorso storico-teorico

 

Abstract. Donne e uomini sperimentano diversamente la vita sociale e, di conseguenza, anche quella criminale. Tuttavia, tali differenze non sono mai state oggetto di approfondite discussioni. La criminologia ha spesso tralasciato gli studi sulla criminalità femminile, applicando ad essa, salvo aggiungere qualche specificazione tecnica o peculiarità di genere, gli esiti degli studi sulla delinquenza maschile. La criminologia femminista ha proposto invece una scienza non androcentrica. Dal nostro punto di vista è chiaro che la criminalità femminile, almeno a livello statistico, risulta largamente inferiore a quella maschile; tuttavia, ciò non legittima la criminologia a disinteressarsi alla ricerca e alla formulazione teorica sul fenomeno in parola, in quanto esso costituisce un problema sociale che ancora oggi pone interrogativi bisognosi di soluzioni efficaci.

 

SOMMARIO: 0. Introduzione. - 1.Teorie individualistiche. - 1.1.Teorie biologiche. - 1.1.1. Teorie prelombrosiane. - 1.1.2. Teorie bioantropologiche. - 1.1.3. Teorie dello sviluppo sessuale. - 1.2. Teorie psicoanalitiche. - 1.3. Teorie psichiatriche: a) prospettiva individuale, b) prospettiva sociale. - 2. Teorie intermedie o individualiste con proiezione sociale. - 2.1. Teoria liberal-funzionalista. - 2.2. Teoria di Otto Pollack. - 3. Teorie di carattere sociale. - 3.1. Orientamenti funzionalistici. - 3.1.1. Una forma inconscia di ribellione. - 3.1.2. Il fallimento della socializzazione. - 3.1.3. Teoria del ruolo: a) teorie dell'inversione del ruolo, b) teoria della convergenza dei ruoli. - 3.1.4. Teoria dell'uguaglianza delle opportunità. - 3.2. Approcci critici. - 3.2.1. Teoria del controllo sociale. - 4. Criminologia femminista. - 4.1. Critiche. - 4.2. Aree di interesse. - 4.3. Nuovi approcci. - 5. La donna e la criminalità organizzata. - 5.1. La criminalità organizzata e la donna. - 5.2. Lo stereotipo del ruolo della donna all'interno delle organizzazioni criminali. - 5.3. La nuova forma di partecipazione della donna nella criminalità organizzata: a) nel narcotraffico, b) nella strategia dell'organizzazione, c) nell'ambito economico-finanziario, d) come mezzo di comunicazione, e) nei ruoli apicali. - 6. Conclusioni.