ISSN 2039-1676


23 aprile 2018

Le Sezioni unite ribadiscono: il sequestro probatorio va motivato sulle concrete finalità investigative anche se riguarda il corpo del reato

Cass., Sez. un., c.c. 19 aprile 2018, Pres. Carcano, Rel. Andreazza, ric. P.M. in c. Botticelli (informazione provvisoria)

Il servizio novità della Corte Suprema di cassazione comunica che, in esito alla camera di consiglio del 19 aprile 2018, le Sezioni unite hanno affrontato la seguente questione:

«Se, anche per le cose che costituiscono corpo di reato, il decreto di sequestro (o di convalida di sequestro) probatorio debba essere comunque motivato quanto alla finalità in concreto perseguita per l’accertamento dei fatti».

Secondo l'informazione provvisoria diffusa dalla Suprema Corte, al quesito si è data risposta affermativa.

La deliberazione è stata assunta sulle conclusioni conformi del Procuratore generale presso la Corte di cassazione.

Per accedere all’ordinanza che aveva rimesso la questione alle Sezioni unite (sez. III, 1 dicembre 2017 – 25 gennaio 2018, n. 3677), in formato PDF, cliccare sull’icona posta in alto a destra dello schermo.

Pubblicheremo la motivazione della sentenza delle Sezioni unite immediatamente dopo il relativo deposito. (G.L.)