ISSN 2039-1676


13 maggio 2019 |

Prassi e cultura del reato colposo

La dialettica tra personalità della responsabilità penale e prevenzione generale

Il contributo riproduce la trascrizione, con lievi modifiche oltre che con l’aggiunta di un apparato di note essenziali, della lezione svolta a Roma, al Corso organizzato dalla Scuola Superiore della Magistratura, su Il sistema della protezione civile: profili organizzativi, poteri ed ipotesi di responsabilità penale degli operatori, nei giorni 28-30 maggio 2018.

 

Abstract. Lo scritto evidenzia l’importanza della cultura giuridica del reato colposo per una sua maggiore umanizzazione quale componente soggettiva conforme al principio di personalità della responsabilità penale. L’obiettivo culturale è perseguito attraverso una rigorosa analisi tecnica e giurisprudenziale, anche casistica, che mostra come negli  ultimi lustri l’estrema normativizzazione e oggettivizzazione della colpa quale mera inosservanza di cautele, che ha condotto a forme di culpa in re ipsa e di responsabilità oggettiva occulta, sia stata  progressivamente affiancata da una giurisprudenza, anche della IV sezione della Suprema Corte, che ha valorizzato sempre di più, in dialogo con la dottrina, momenti di prevedibilità soggettiva e di colpevolezza (oltre la c.d. misura soggettiva), ma anche di elaborazione di criteri ex post di imputazione normativa dell’evento come fatto proprio. Ciò attua quanto meno un bilanciamento rispetto all’ingresso di preoccupazioni di prevenzione generale che hanno sostenuto il pluridecennale dominio della categoria dell’agente modello quale superuomo cautelare. Un aggiornamento teorico generale e non solo politico-criminale individua i settori più nevralgici dove queste tematiche sono emerse e le soluzioni più corrette.

SOMMARIO: 1. Il problema culturale della colpa. – 2. La normativizzazione della colpa tra ragioni di garanzia e finalità politiche. – 3. L’ingresso della prevenzione generale nella struttura della colpa. – 4. Colpa e pericolo. Differenze. La colpa come elemento soggettivo. – 5. Il fatto proprio della colpa tra punto di vista ex ante ed ex post. – 6. L’homo eiusdem, più che l’agente-modello, come alternativa alla culpa in re ipsa. – 7. Illecito e colpevolezza tra processo accusatorio e inquisitorio. – 8. La violazione delle cautele come indizio della colpa-elemento soggettivo. – 9. La precedenza del fatto proprio. – 10. Fatto proprio e colpe collettive. Il processo per il terremoto dell’Aquila e l’art. 113 c.p. – 11. Il ruolo della prevedibilità, tra colpa ordinaria e colpa in contesto illecito. – 12. La colpa come elemento soggettivo, oltre i casi di colpa cosciente. – 13. La causalità della colpa come parametro di imputazione oggettivo-normativa. – 14. Verso la colpevolezza colposa. Tipologie soggettive di confine. – 15. Per una definizione della colpa come illecito (condotta tipica ed evento non giustificati) e come colpevolezza. – 16. Il rapporto tra la c.d. misura soggettiva della colpa e le scusanti. – 17. Due casi di scusanti nel reato colposo: il caso del cercine e quello del conflitto di doveri degli agenti della Polstrada. – 18. Le scusanti tipizzate e il limite di inesigibilità ricondotto agli art. 43 c.p. e 27 Cost.