ISSN 2039-1676


16 giugno 2019 |

Sistema penale e intelligenza artificiale: molte speranze e qualche equivoco

Contributo pubblicato nel Fascicolo 6/2019

Il contributo è stato sottoposto in forma anonima, con esito favorevole, alla valutazione di un revisore esperto.

 

Abstract. Il tema dell’intelligenza artificiale è tra quelli che – ormai da alcuni anni – monopolizzano l’attenzione, destando speranze e interrogativi in chiave sociologica, scientifica, economica e giuridica. Su quest’ultimo aspetto si impone l’esigenza di chiarire in che termini debba essere inquadrato il fenomeno e – soprattutto – entro quali limiti forme di utilizzo di intelligenza artificiale possano entrare nel patrimonio investigativo, cognitivo e valutativo del sistema penale. Una risposta a questi interrogativi potrebbe permettere di coniugare le enormi potenzialità del settore con le esigenze di efficienza di prevenzione e repressione di varie forme criminali, assicurando allo stesso tempo piena tutela alle garanzie dei singoli consociati.

SOMMARIO: 1. Premessa. – 2. Intelligenza artificiale: di cosa stiamo parlando? – 3. Il “dominio” della macchina: un falso problema. – 4. Polizia di prevenzione e polizia giudiziaria. – 5. Le indicazioni dell’Unione Europea sui “principi” della i.a. – 6. La valutazione della prova penale e della responsabilità. – 7. La predittività come strumento di efficienza del sistema, per accusa e difesa. – 8. Le valutazioni di pericolosità. – 9. Conclusioni.