ISSN 2039-1676


13 luglio 2016

La relazione dell'Ufficio del Massimario sull'offensività nel reato di coltivazione di piante da stupefacenti

Relazione di orientamento dell'Ufficio del Massimario della Corte di cassazione, n. 36/2016

Segnaliamo ai nostri lettori che sul sito della Corte di cassazione può leggersi la relazione orientativa dell'Ufficio del Massimario, n. 36/2016, in materia di compatibilità del reato di coltivazione non autorizzata di piante da stupefacenti con il principio costituzionale di offensività

Per leggere la relazione a cura del consigliere Matilde Brancaccio, di cui si riporta di seguito il sommario, clicca qui

 

SOMMARIO: 1. Il reato di coltivazione non autorizzata di piante da stupefacenti tra irrilevanza della detenzione personale e principio di offensività. - 2. Il principio di offensività nella giurisprudenza costituzionale. - 2.1. La sentenza n. 190 del 2016 della Corte costituzionale: ancora una pronuncia di infondatezza della questione sull'illegittimità della coltivazione di stupefacenti. - 3. Gli attuali percorsi interpretativi della giurisprudenza di legittimità. - 3.A. La giurisprudenza che adotta il criterio della potenziale idoneità della coltivazione a produrre sostanze stupefacenti. - 3.B. La giurisprudenza che valorizza il principio di offensività in concreto. - 3.C. Le pronunce su inoffensività e inefficiacia drogante della sostanza.