Pubblichiamo, anche in relazione all'interesse che il tema riveste per i lettori italiani, le riflessioni svolte da uno dei più autorevoli penalisti cileni, il prof. Jean Pierre Matus, a proposito della disciplina recentemente introdotta nel suo Paese (dicembre 2009) sulla responsabilità penale delle persone giuridiche: una disciplina in larga parte modellata su quella del d.lgs. 231/2001 italiano, sia pure con qualche significativa variazione.

La relazione qui pubblicata è stata presentata nel corso di un seminario svoltosi a Toledo, nel quale è stata tra l'altro discussa una proposta di guidelines europee sulla responsabilità degli enti ex delicto, elaborata da un gruppo di studio diretto dai proff. Fiorella in Italia e Arroyo Zapatero in Spagna, alla quale il testo fa riferimento nelle battute iniziali. La relazione del prof. Matus  si incentra, in particolare, sulla questione dell'efficacia delle certificazioni di adozione e implementazione di modelli di prevenzione, che in base alla legge cilena possono essere rilasciate agli enti da imprese specializzate regiustrate presso l'Autorità centrale di vigilanza sulla borsa. Stante il non chiaro dettato normativo, ci si interroga infatti in Cile se l'acquisizione di una tale certificazione valga tout court ad esimere da responsabilità l'ente, nel caso in cui al proprio interno venga commesso un reato, ovvero se - come l'A. ritiene più plausibile - il possesso della certificazione valga semplicemente ad attenuare la responsabilità dell'ente, con il conseguente effetto di mitigazione della sanzione irrogabile a suo carico.

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