30 marzo 2015
Le Sezioni unite sulla competenza territoriale per l'accesso abusivo a sistemi informatici
Cass., Sez. Un., c.c. 26 marzo 2015, Pres. Santacroce, Rel. Squassoni, confl. comp in proc. Rocco (informazione provvisoria)
Il servizio novità della Corte Suprema di cassazione comunica che, in esito alla pubblica udienza del 26 marzo 2015, le Sezioni unite hanno affrontato la seguente questione:
«Se, ai fini della determinazione della competenza per territorio, il luogo di consumazione del delitto di accesso abusivo ad un sistema informatico sia quello in cui si trova il soggetto che si introduce abusivamente nel sistema o, invece, quello nel quale è collocato il "server" che elabora e controlla le credenziali di autenticazione fornite dall'agente».
Secondo l'informazione provvisoria diffusa dalla Suprema Corte, al quesito è stata data le seguente soluzione: «è quello del luogo in cui si trova il soggetto che effettua l'introduzione abusiva».
La deliberazione è stata assunta sulle conformi conclusioni del Procuratore generale.
La nostra Rivista ha già pubblicato l'ordinanza con la quale la prima Sezione della Suprema Corte aveva rimesso la questione alle Sezioni unite (clicca qui), con nota illustrativa di Paolo De Martino, Rimessa alle Sezioni Unite una questione in tema di competenza territoriale del delitto di accesso abusivo ad un sistema informatico.
Pubblicheremo la motivazione della sentenza delle Sezioni unite immediatamente dopo il relativo deposito. (G.L.)