ISSN 2039-1676


20 luglio 2015 |

La proroga del regime detentivo speciale tra pericolosità  sociale necessaria ed esiti del trattamento penitenziario

Cass. pen., Sez. I, 10 ottobre 2014 (dep. 31 ottobre 2014), n. 45161, Pres. Zampetti, Rel. Cavallo, Ric. Cesarano

 

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Abstract. La Suprema Corte interviene nuovamente sui profili critici del regime detentivo speciale di cui all'art. 41-bis e, in particolare, sulle problematiche concernenti la durata e la proroga dello stesso. Il presente contributo analizza i passaggi salienti della sentenza e la disciplina dell'istituto, espressione di un fragile equilibrio tra le istanze di prevenzione speciale e il rispetto dei diritti fondamentali. Come si intende porre in luce, la necessaria sussistenza della pericolosità sociale del detenuto, imposta dalla giurisprudenza costituzionale ed europea, ma messa a rischio da un'applicazione reiterata del regime speciale, potrebbe essere, almeno in parte, assicurata da un più attento apprezzamento degli esiti del trattamento penitenziario.

 

SOMMARIO: 1. Premessa: il caso di specie. – 2. La durata del regime detentivo speciale: profili problematici. – 3. In particolare: la proroga del regime detentivo speciale. – 4. La valorizzazione del percorso trattamentale: soluzione necessitata o deriva retributiva?