ISSN 2039-1676


11 ottobre 2016 |

Il Consiglio Superiore della Magistratura sulle buone prassi in materia di intercettazioni: prime considerazioni

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Abstract. In data 29 luglio 2016, il Consiglio Superiore della Magistratura ha adottato una deliberazione intitolata “Ricognizione di buone prassi in materia di intercettazione di conversazioni”. Di seguito si propone un primo commento, soffermandosi, in particolare, su due punti – la selezione delle captazioni allegate alla richiesta cautelare e la disciplina della cd. udienza stralcio – che più direttamente incidono sulla divulgazione del contenuto di intercettazioni irrilevanti ai fini delle indagini, determinando la lesione ingiustificata della riservatezza delle persone coinvolte.

 

SOMMARIO: 1. Premessa. – 2. La selezione delle conversazioni captate in occasione della richiesta cautelare. – 3. segue: la fiducia nella professionalità del pubblico ministero. – 4. L’attivazione della procedura per la selezione delle captazioni: le ragioni della prassi omissiva. ­– 5. segue: il ricorso “mirato” all’istituto. – 6. segue: il momento procedimentale in cui va richiesta la cd. “udienza stralcio”. – 7. segue: sulla mancanza di “ostacoli” allo svolgimento dinanzi al Gip dell’udienza stralcio. – 8. segue: l’esito dell’udienza stralcio e la distruzione delle conversazioni intercettate. – 9. In conclusione.