31 luglio 2017 |
La disciplina della partecipazione a distanza al procedimento penale alla luce delle modifiche apportate dalla riforma Orlando
Contributo pubblicato nel Fascicolo 7-8/2017
Il presente contributo è stato sottoposto in forma anonima, con esito favorevole, alla valutazione di un revisore esperto.
Abstract. Dopo un’analisi concernente le finalità a cui tende la normativa dei collegamenti video sonori a distanza nel processo penale, l’A. prende in esame specificamente gli aspetti di novità introdotti al riguardo dalla riforma Orlando, per poi giungere a riflessioni più ampie sul giudizio di fondo che può essere espresso nei confronti di questa tematica, senza pregiudiziali “demonizzazioni” ma nella consapevolezza di talune inevitabili menomazioni al diritto di difesa.
SOMMARIO: 1. Uno sguardo retrospettivo alle varie disposizioni in tema di “videoconferenze” e di “telesame”, al fine di pervenire ad un inquadramento generale della materia. – 2. Il significativo mutamento di talune previgenti impostazioni, operato dall’intervento di riforma. – 3. La necessità di una verifica e di una rimeditazione del tradizionale approccio a questa tematica. – 4. L’indubbia sussistenza di fattori di turbamento, concernenti l’esercizio dell’attività difensiva, derivanti dal ricorso ai collegamenti a distanza. – 5. Rilievi di fondo.