ISSN 2039-1676


20 dicembre 2017 |

Fake news e post-verità tra diritto penale e politica criminale

Il presente contributo costituisce il testo della relazione tenuta dall’Autrice in occasione del Convegno “Bufale, fake-news, rumors e post-verità: discipline a confronto” (Università degli Studi dell’Insubria, Varese, 28-29 settembre 2017), i cui atti sono in corso di pubblicazione a cura di A. M. Orecchia; si ringraziano il curatore e l’editore dell’opera per aver consentito la pubblicazione del lavoro anche in questa Rivista. Trattandosi di lavoro già accettato per la pubblicazione in quella sede, il presente contributo non è stato sottoposto alla procedura di peer review prevista dalla nostra Rivista.

 

Abstract. Il saggio esamina il tema della corretta informazione e della verifica della sua fondatezza (fact-checking) secondo una duplice prospettiva: per un verso, quella della legislazione penale per verificare se l’informazione corretta e fondata rientri tra i beni penalmente rilevanti; per altro verso, quella della politica criminale al fine di indagare se tale tipologia di informazione (o il suo contrario) incida sulle decisioni politiche aventi ad oggetto il contrasto della criminalità tramite l’impiego del diritto penale. Sul primo versante, il rilievo dell’informazione corretta e fondata si desume dalla frequente criminalizzazione della condotta di diffusione di informazioni false; sul secondo versante, l’attenzione s’appunta sul rapporto tra diritto penale e mass media (“vecchi” e “nuovi”), in ordine al quale i dati più recenti consentono la formulazione di nuove ipotesi di lavoro.

 

SOMMARIO: 1. Premessa. – 2. Fake news: profili di rilevanza nella legislazione penale. – 3. Politica criminale e post-verità. – 3.1. La criminalità tra rappresentazione massmediatica e percezione sociale.