ISSN 2039-1676


23 novembre 2018

Proposte di riforma dell'Associazione Nazionale Magistrati in materia di diritto e processo penale

Proposte approvate dal Comitato Direttivo Centrale nella riunione del 10 novembre 2018

 

Pubblichiamo in allegato, quale ulteriore contributo al dibattito in corso sulla riforma della disciplina della prescrizione del reato, collocata nel contesto di una auspicata riforma del processo penale, volta ad assicurarne la ragionevole durata, il documento approvato dal Comitato direttivo centrale dell'Associazione Nazionale Magistrati il 10 novembre 2018. Tra la diverse proposte di riforma, elencate nell'ampio documento e qui di seguito riportate per comodità di immediata lettura, si segnala al punto n. 2 quella volta a prevedere l'interruzione definitiva dei termini di prescrizione dopo la sentenza di condanna di primo grado. Questa proposta – notiamo – è in buona parte in linea con la riforma approvata in prima lettura dalla Camera il 22 novembre 2018 (d.d.l. n. 1189), discostandosene solo per la configurazione della sentenza di primo grado come causa interruttiva del corso della prescrizione, anzichè come causa sospensiva, e per la limitazione alle sole sentenze di condanna nel giudizio ordinario e nel giudizio abbreviato (non anche al decreto penale di condanna, diversamente dalla proposta approvata dalla Camera). 

 

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Elenco delle proposte di modifica:

1. Inserimento dell’avviso di conclusione delle indagini preliminari di cui all’art. 415 bis c.p.p. tra le cause interruttive della prescrizione.

2. Interruzione definitiva dei termini di prescrizione dopo la sentenza di condanna di primo grado.

3. Notificazioni al difensore.

4. Rinnovazione dell’istruttoria dibattimentale. Allargamento delle ipotesi comprese nell’art. 190 bis c.p.p. e sospensione della prescrizione nei casi di rinnovazione dell’istruttoria.

5. Previsione dell’avviso alla persona offesa solo a richiesta anche per i casi di cui all’art. 408 ultimo comma c.p.p.

6. Previsione dell’avviso alla persona offesa solo su richiesta, nei casi di archiviazione per speciale tenuità del fatto.

7. Estensione del giudizio direttissimo anche al caso di fermo di indiziato di delitto.

8. Nuova disciplina della fase introduttiva del dibattimento con illustrazione dei temi di prova e delle prove richieste.

9. Introduzione della escussione a distanza di testimoni, consulenti e periti.

10. Modifica della disciplina delle letture consentite nel dibattimento.

11. Abolizione del divieto di reformatio in peius nel giudizio di appello.

12. Abrogazione del d.lgs. n. 11 del 2018. Ripristino dell’istituto dell’appello incidentale del Pubblico Ministero.

13. Estensione della confisca cd. 'per equivalente', di cui all’art. 322 ter c.p., a tutti i reati con finalità di lucro o che procurino al reo un ingiusto vantaggio patrimoniale.

14. Procedibilità a querela per il delitto di cui all’art. 590 bis c.p.