ISSN 2039-1676


20 dicembre 2013 |

Retroattività della legge penale più favorevole

Voce per "Il libro dell'anno Treccani 2014"

Il presente contributo riproduce, con lievi modifiche, la voce corrispondente destinata alla sezione di diritto penale (curata da G. Leo e F. Viganò) de Il libro dell'anno del diritto 2014 Treccani (dir. da R. Garofoli e T. Treu), Istituto della Enciclopedia Italiana, Roma, 2014. Ringraziamo l'editore e i direttori dell'opera, che comprende una nutrita serie di saggi su tutte le novità che hanno interessato i vari settori del diritto italiano nel corso dell'anno che sta ormai per concludersi, per avere consentito ad anticiparne la pubblicazione sulla nostra Rivista.

 

Abstract: Due recenti sentenze della Corte costituzionale (le n. 230/2012 e 210/2013) ripropongono il tema della retroattività della legge penale più favorevole. Nel presente contributo si analizzano le due pronunce, e si tenta quindi di fornire un quadro di insieme su fondamento ed estensione del principio tra fonti interne e sovranazionali, per poi fare il punto sull'attuale impatto del principio sulla stabilità dei giudicati di condanna, anche in riferimento alla possibilità di estendere il principio in questione all'ipotesi di mutamento giurisprudenziale favorevole. 

 

SOMMARIO: 1. La ricognizione. – 2. La focalizzazione delle questioni più importanti. – 2.1. La sentenza n. 230/2012. – 2.2. La sentenza 210/2013. – 3. I profili problematici e le questioni aperte. – 3.1. I fondamenti normativi del principio: una protezione 'a cerchi concentrici' – 3.2.  Retroattività in mitius e limite del giudicato. – 3.3. Il problema dei mutamenti giurisprudenziali favorevoli.