ISSN 2039-1676


15 dicembre 2011

Esame di avvocato 2011: le tracce dei pareri di diritto penale

Prova scritta del 14 dicembre 2011

Pubblichiamo le tracce dei due pareri motivati in materia regolata dal codice penale, oggetto nella giornata di ieri della prova scritta dell'esame per l'abilitazione alla professione di avvocato.

Utilizzando lo spazio riservato ai commenti, in calce alla presente pagina, i lettori che lo volessero possono inserire le proprie considerazioni, anche per offrire un'opportunità di confronto a coloro che hanno preso parte alla prova d'esame.

PRIMA TRACCIA

Sempronio, maresciallo della Stazione dei Carabinieri del comune di Delta, avvalendosi della propria casella di posta elettronica, non certificata, con "dominio" riferito al proprio ufficio e accesso riservato mediante password, invia all'ufficio anagrafe del comune una e-mail, da lui sottoscritta, con la quale chiede che gli siano forniti gli elenchi di tutti gli individui di sesso maschile e femminile nati negli anni 1993 e 1994, precisando che tali informazioni sono necessarie per lo svolgimento di un'indagine di polizia giudiziaria, ed indicando il numero del procedimento penale di riferimento della locale Procura della Repubblica.

Di tale richiesta viene casualmente a conoscenza il comandante della Stazione, il quale intuisce immediatamente - come poi effettivamente si accerterà - che non esiste alcuna indagine che richieda quel genere di accertamenti. Si accerta altresì che Caia, moglie del maresciallo Sempronio, è titolare di un'autoscuola, sicché l'acquisizione dei nominativi dei residenti nel comune che hanno da poco compiuto o si accingono a compiere la maggiore età è finalizzata ad indirizzare mirate proposte pubblicitarie per i corsi di guida.

Di tanto il maresciallo Sempronio rende ampia confessione mediante una memoria scritta indirizzata al pubblico ministero. In seguito, temendo le conseguenze penali del fatto commesso, Sempronio si rivolge ad un avvocato.

Il candidato, assunte le vesti del legale, analizzato il fatto, valuti le fattispecie eventualmente configurabili, redigendo motivato parere.

 

SECONDA TRACCIA

Il 20.1.2011 Tizio riceve da Caio della merce in conto vendita. I contraenti convengono che Tizio debba esporre la merce nel proprio negozio, al fine di venderla ad un prezzo preventivamente determinato, nel termine di quattro mesi. L'accordo negoziale prevede che, alla scadenza stabilita, Tizio debba corrispondere a Caio i prezzo concordato, ovvero restituire la merce rimasta invenduta.

Nel corso dei quattro mesi, Tizio e Caio continuano ad intrattenere regolarmente rapporti commerciali nonché di personale frequentazione sicché, alla scadenza del termine pattuito per la eventuale restituzione della merce rimasta invenduta, Caio non domanda nulla in merito alla esecuzione del primitivo contratto, nè Tizio lo rende edotto del fatto che la merce è rimasta totalmente invenduta. SOltanto agli inizi del mese di luglio, a seguito di una discussione per divergenze di opinione in merito ad altri affari, Caio chiede conto dell'avvenuta esecuzione del contratto, ricevendo da Tizio risposte evasive. Alla fine del mese di luglio i rapporti tra i due si rompono definitivamente. Al rientro dalle vacanze estive, Caio fa un ulteriore tentativo di contattare Tizio per la restituzione della merceovvero del corrispettivo, e apprende dalla segretaria di Tizio che la merce è rimasta invenduta. Decide quindi di tutelare le proprie ragioni in sede penale.

Il candidato, assunte le vesti di legale di Caio, rediga motivato parere, analizzando la fattispecie configurabile nel caso esposto e soffermandosi in particolare sulle problematiche correlate alla procedibilità dell'azione penale.