ISSN 2039-1676


19 dicembre 2014

Esame di avvocato 2014: la traccia dell'atto in materia penale (Appropriazione indebita, bancarotta fraudolenta, ne bis in idem)

Prova scritta del 18.12.2014

Pubblichiamo la traccia dell'atto giudiziario in materia penale oggetto, nella giornata di ieri, della prova scritta dell'esame per l'abilitazione alla professione di avvocato.

Utilizzando lo spazio riservato ai commenti, in calce alla presente pagina, i lettori che lo volessero possono inserire le proprie considerazioni, anche per offrire un'opportunità di confronto a coloro che hanno preso parte alla prova d'esame.

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Con sentenza pronunciata dal Tribunale nel 2009, divenuta irrevocabile nel novembre 2012, Tizio viene condannato alla pena, condizionalmente sospesa, di anni 1 di reclusione ed euro 600 di multa, per il reato di cui all'art. 646 del codice penale per essersi appropriato indebitamente nell'anno 2008 di beni mobili (cucina e arredi completi di un bar ristorante, nonché della somma di euro 25.000), appartenenti alla società Alfa, della quale era amministratore unico.

Nell'aprile 2012 viene dichiarato il fallimento della società Alfa e, per le condotte di distrazione relative ai medesimi beni e alla stessa somma di denaro, Tizio viene denunciato e nuovamente sottoposto a processo, questa volta per il reato di bancarotta fraudolenta di cui all'art. 216, comma 1 n. 1 Regio Decreto 16 marzo 1942 legge fallimentare, processo nel quale rimane contumace.
Con sentenza in data 09/05/2014, Tizio viene condannato alla pena di anni 3 di reclusione. Ricevuta la comunicazione dell'avvenuto deposito della sentenza il 03/06/2014, Tizio si reca il giorno dopo in Tribunale, dove acquisisce copia della sentenza. Il giorno 09/06/2014 Tizio si reca da un avvocato, rappresentandogli la situazione e mostrandogli le due sentenze di cui sopra.

Il candidato, assunte le vesti del legale di Tizio, rediga l'atto ritenuto più idoneo alla difesa dello stesso.