29 agosto 2013
Corte di Cassazione: la motivazione della sentenza nel procedimento Berlusconi - Mediaset
Cass., Sez. Fer., sent. 1 agosto 2013 (dep. 29 agosto 2013), n. 35729, Pres. Esposito, Rel. Franco, ric. Agrama e altri.
Per l'evidente sua rilevanza, provvediamo a pubblicare immediatamente la sentenza con cui la Corte Suprema di cassazione, deliberando il 1° agosto 2013, ha per la gran parte respinto i ricorsi proposti da Silvio Berlusconi e da tre altri imputati nel procedimento cd. "Mediaset", relativo a fatti di frode fiscale.
La decisione di condanna dell'ex Presidente del consiglio è stata annullata, com'è noto, nella parte relativa alla durata della pena accessoria dell'interdizione dai pubblici uffici. La Corte ha ritenuto che l'art. 12 del d.lgs. n. 74 del 2000, ove sono comminate le sanzioni accessorie conseguenti a condanna per i reati previsti dallo stesso decreto legislativo, sia norma speciale rispetto a quella dell'art. 29 c.p. Da ciò si è fatto conseguire che, anche riguardo a condanne a pene detentive per un tempo non inferiore a tre anni, l'interdizione dai pubblici uffici deve essere inflitta, relativamente alle fattispecie indicate agli artt. 2, 3 ed 8 del decreto, per un tempo che varia da uno a tre anni, e che la relativa decisione va assunta tenendo conto dei criteri indicati nell'art. 133 c.p.
Le sentenze di merito possono essere agevolmente consultate grazie ai link che compaiono qui sotto e nella parte destra dello schermo.
La sentenza di legittimità è stata depositata oggi, 29 agosto 2013, ed è stata sottoscritta da tutti i componenti del Collegio giudicante, data l'intervenuta approvazione in camera di consiglio del relativo apparato motivazionale (comma 3 dell'art. 617 c.p.p.).
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