ISSN 2039-1676


27 giugno 2014

Intercettazioni: per le Sezioni unite la registrazione di un colloquio che costituisce reato è corpo del reato, e come tale può essere utilizzata

Cass., Sez. Un., u.p. 26 giugno 2014, Pres. Santacroce, Rel. Lombardi, Ric. Floris (informazione provvisoria)

Il servizio novità della Corte Suprema di cassazione comunica che, nel corso dell'udienza pubblica del 26 giugno 2014, le Sezioni unite hanno affrontato la seguente questione:

 

«Se, in tema di intercettazioni, la conversazione o comunicazione intercettata, costituente di per sé condotta criminosa, possa essere qualificata corpo del reato e sia come tale utilizzabile».

 

Secondo l'informazione provvisoria diffusa dalla Suprema Corte, al quesito è stata data la seguente soluzione: «Affermativa (nel caso di specie, tuttavia, è stato escluso che la conversazione intercettata integrasse di per sé una condotta criminosa)».

 

La deliberazione è stata assunta sulle conclusioni parzialmente difformi del Procuratore generale.

 

Pubblicheremo la sentenza non appena saranno depositate le motivazioni.

 

Per scaricare in formato PDF la ordinanza che ha rimesso la questione alle Sezioni unite, n. 13388 del 2014, cliccare sulla icona sottostante. (GL).