ISSN 2039-1676


02 maggio 2016

Le Sezioni Unite sulla misura cautelare da applicare in caso di indisponibilità  del braccialetto elettronico

Cass., Sez. Un., c.c. 28 aprile 2016, Pres. Canzio, Rel. Piccialli, Ric. Lovisi (informazione provvisoria)

 

Il servizio novità della Corte Suprema di cassazione comunica che, in esito alla camera di consiglio del 28 aprile 2016, le Sezioni unite hanno affrontato la seguente questione:

«Se il giudice, investito di una richiesta di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari con c.d. "braccialetto elettronico", o di sostituzione della custodia in carcere con la predetta misura, in caso di indisponibilità di tale dispositivo elettronico, debba applicare la misura più grave della custodia in carcere ovvero quella meno grave degli arresti domiciliari».

Secondo l'informazione provvisoria diffusa dalla Suprema Corte, al quesito si è data la seguente risposta: 

«Il giudice, escluso ogni automatismo nei criteri di scelta delle misure, qualora abbia accertato l'indisponibilità del suddetto dispositivo elettronico, deve valutare, ai fini dell'applicazione o della sostituzione della misura coercitiva, la specifica idoneità, adeguatezza e proporzionalità di ciascuna di esse in relazione alle esigenze cautelari da soddisfare nel caso concreto».

La deliberazione è stata assunta sulle conclusioni difformi del Procuratore generale.

La nostra Rivista aveva a suo tempo pubblicato l'ordinanza di rimessione alle SS.UU., con nota di C. Bressanelli (clicca qui per scaricarla).