9 dicembre 2016 |
Dati esteriori delle comunicazioni e tabulati di traffico
Il bilanciamento tra privacy e repressione del fenomeno criminale nel dialogo tra giurisprudenza e legislatore
Il contributo è pubblicato nel n. 3/2016 della nostra Rivista trimestrale. Clicca qui per accedervi.
Abstract. Il presente contributo offre un’ampia panoramica sullo strumento investigativo dei tabulati di traffico, recanti i dati esteriori delle comunicazioni telefoniche e telematiche, passando in rassegna gli approdi più significativi del formante giurisprudenziale e dottrinale. Tale mezzo di ricerca della prova si colloca al centro dell’incessante dibattito sulla natura dei dati esteriori, che vede contrapposte istanze di repressione del fenomeno criminale e garanzie individuali a rilevanza costituzionale. L’attuale disciplina normativa è il risultato di una lunga evoluzione storica che, nel tentativo di operare un bilanciamento tra interessi antagonisti, ha dovuto contemperare le esigenze operative degli organi inquirenti e il fondamentale diritto alla privacy, tutelato dalle fonti sovranazionali convenzionali ed eurounitarie.
SOMMARIO: 0. Premessa. – 1. La “pietra miliare” in tema di tabulati. – 2. L’approccio giurisprudenziale ai tabulati. – 3. Le Sezioni Unite Gallieri: un’inammissibile inversione di rotta. – 4. Il nuovo intervento della Corte costituzionale. – 5. L’atteso revirement delle Sezioni Unite e il definitivo assestamento della giurisprudenza. – 6. La data retention nel sistema previgente il Codice della privacy. – 7. I tabulati nel Codice della privacy e un percorso fin da subito “in salita”. – 8. Le modifiche introdotte dalla legge di conversione 26 febbraio 2004, n. 45. – 9. Le novità del “decreto Pisanu”: un (auspicabile) ritorno al passato. – 10. La “direttiva Frattini” e il d.lgs. 30 maggio 2008, n. 109: ultimo atto? – 11. Il “congelamento” dei dati e l’articolo 254-bis c.p.p.: rapporti controversi con la disciplina ordinaria dei tabulati. – 12. Il tentativo di riforma del disegno di legge Alfano: lapsus di un legislatore poco attento o pericolosa ambiguità? – 13. Le recenti novità introdotte dal “decreto antiterrorismo”.