ISSN 2039-1676


10 febbraio 2017 |

La qualificazione delle "violenze" prive di un contatto corpore corpori alla prova della recente giurisprudenza in tema di atti sessuali

Nota a Cass., Sez. III, sent. 19 novembre 2015 (dep. 5 maggio 2016), n. 18679, Pres. Amoresano, Rel. Aceto

Contributo pubblicato nel Fascicolo 2/2017

Il presente contributo è stato sottoposto in forma anonima, con esito favorevole, alla valutazione di un revisore esperto.

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SOMMARIO: 1. La decisione della Suprema Corte. – 2. I diversi orientamenti della dottrina sulla nozione di “atti sessuali”. – 3. La posizione della giurisprudenza di legittimità. – 4. La valutazione della sentenza in commento alla luce del quadro illustrato. – 5. Un ulteriore, auspicabile, passo in avanti della Cassazione. La possibile rilevanza ai sensi dell’art. 609 bis c.p. delle violenze che non implicano un contatto corpore corpori. – 5.1. Gli atti di autoerotismo compiuti all’indirizzo di un minore di quattordici anni e i rapporti tra la violenza sessuale ex artt. 609 bis e ter e la corruzione di minorenne ex art. 609 quinquies c.p.. – 6. Conclusioni.