ISSN 2039-1676


15 aprile 2011

Corte d'Assise di Torino, sez. II, 15.4.2011, Pres. Iannibelli (ThyssenKrupp)

ThyssenKrupp: fu omicidio volontario

 
Pubblichiamo il dispositivo della sentenza con la quale, lo scorso 15 aprile, la seconda Sezione della Corte d’Assise di Torino ha riconosciuto le responsabilità penali e civili della multinazionale tedesca ThyssenKrupp in relazione alla morte di sette operai, rimasti coinvolti nell’incendio sviluppatosi il 7 dicembre 2007 all’interno degli stabilimenti torinesi.
 
I giudici, in particolare, hanno dichiarato l’Amministratore delegato dell’azienda – il tedesco Herald Espenhahn – colpevole di omicidio volontario, commesso con dolo eventuale, condannandolo alla pena di sedici anni e sei mesi di reclusione; mentre hanno dichiarato altri cinque manager responsabili a titolo di omicidio colposo, infliggendo a quattro di loro la pena di tredici anni e sei mesi di reclusione, ed al quinto la pena di dieci anni e dieci mesi di reclusione.
 
La Corte d’Assise ha inoltre condannato la società ThyssenKrupp per omicidio colposo ai sensi dell’art. 25 septies del d.lgs. n. 231 del 2001, infliggendole una sanzione pecuniaria pari ad un milione di euro, nonché disponendo, oltre alle sanzioni interdittive ed alla confisca del profitto del reato per una somma di 800 mila euro, la pubblicazione della sentenza sui quotidiani di diffusione nazionale La Stampa, Il Corriere della Sera e La Repubblica.
 
Infine, è stato disposto il risarcimento del danno patrimoniale e non patrimoniale a favore di enti locali, di sindacati, dell’associazione Medicina Democratica e dei famigliari delle vittime.
 
Si ringrazia Medicina Democratica che ha gentilmente messo a disposizione il testo del dispositivo.