15 maggio 2012 |
Immigrati, carcere e diritto penale
Testo della lezione svolta il 10 maggio 2012 presso il carcere di Bollate (seconda casa di reclusione di Milano), alla presenza congiunta di un gruppo di detenuti e di studenti della Facoltà di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Milano
Pubblichiamo in allegato il testo della lezione svolta il 10 maggio 2012 dal prof. Gian Luigi Gatta, associato di diritto penale nell'Università degli Studi di Milano, presso il carcere di Bollate. La lezione, promossa da un gruppo di volontari del 'servizio giuridico' di quel carcere - vero e proprio modello per il trattamento rieducativo - si è svolta alla presenza di un gruppo di una decina di detenuti, molti dei quali stranieri, di alcuni volontari operanti nell'istituto e di un gruppo di venticinque studenti iscritti al secondo anno del corso di laurea in Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Milano, e frequentanti il corso di diritto penale del prof. Gatta.
Sommario: 1. Gli stranieri come 'clienti privilegiati' delle carceri italiane: i numeri. - 2. I possibili fattori che fanno dello straniero il 'cliente privilegiato' del carcere. - 3. Un carcere ad hoc per gli stranieri: il C.I.E. quale 'galera amministrativa' non assistita dalle garanzie del diritto, del processo e dell'esecuzione penale. - 4. Una sanzione penale ad hoc per gli stranieri: l'espulsione dal territorio dello Stato. - 5. Le recenti scelte politico-criminali in materia di contrasto alla criminalità degli immigrati e all'immigrazione 'clandestina'. - 6. Una parziale decarcerizzazione, a favore degli extracomunitari, per effetto del diritto dell'Unione europea. - 7. Un obiettivo per l'agenda politica: rimuovere la sproporzione tra detenuti stranieri e italiani.