ISSN 2039-1676


11 marzo 2016 |

Gli Stati generali sull'esecuzione penale: finalità  e obiettivi

Siamo lieti di pubblicare il presente contributo, di cui si riporta di seguito un estratto, che rappresenta il testo della relazione svolta dal Prof. Ruotolo al Convegno "Attualità di Igino Cappelli - Dagli "Avanzi della giustizia" agli Stati Generali",  tenutosi a Napoli, Consiglio regionale della Campania, in data 26 febbraio 2016 

 

1. L'iniziativa degli Stati generali sull'esecuzione penale nasce da un'ambizione alta, che mi pare ben si iscriva nell'orizzonte tracciato nell'opera di Igino Cappelli. Un orizzonte nel quale si colloca l'annosa questione circa il "senso della pena" e il reiterato auspicio al superamento dell'equazione pena=carcere.

Sembra esserci su quest'ultimo punto una condivisione di fondo a livello del dibattito scientifico, cui però non corrisponde altrettanta sintonia nell'opinione pubblica. Questo ci deve indurre a riflettere sulla nostra reale capacità di essere ascoltati, avendo l'umiltà - e qui mi riferisco in prevalenza ai giuristi - di ricercare un linguaggio che dischiuda le porte per un confronto più ampio, non limitato alla ristretta cerchia dei chierici che si presume detenga in via esclusiva le chiavi della porta che apre alla Verità.  È un atteggiamento aristocratico che ci porta spesso a rifugiarci nel "cielo dei concetti giuridici", a elaborare costruzioni fantasiose, continuando la ricerca anche laddove il senso comune finisce. Questa altro non è che "degenerazione del pensiero" (come scriveva von Jhering), magari frutto di una nobile - di nuovo aristocratica! - fuga dal mondo reale. [...]