ISSN 2039-1676


28 marzo 2014

Nuovo intervento delle Sezioni unite sul divieto di reformatio in peius nel giudizio di rinvio

Cass., Sez. Un., ud. 27 marzo 2014, Pres. Santacroce, Rel. Macchia, Ric. C.E. (informazione provvisoria)

Il servizio novità della Corte Suprema di cassazione comunica che, in esito all'udienza pubblica del 27 marzo 2014, le Sezioni unite hanno affrontato la seguente questione:

« Se viola il divieto di reformatio in peius ex art. 597 cod. proc. pen. il giudice di rinvio che, individuata la violazione più grave ex art. 81 cpv. cod. pen. in conformità a quanto stabilito nella sentenza della Corte di cassazione, apporti per uno dei reati in continuazione un aumento maggiore rispetto a quello ritenuto dal primo giudice, pur non irrogando una pena complessivamente maggiore».

Secondo l'informazione provvisoria diffusa dalla Suprema Corte, quesito è stata data la seguente soluzione: «Negativa».

La deliberazione è stata assunta sulle difformi conclusioni del Procuratore generale.

Pubblicheremo la sentenza non appena saranno depositate le motivazioni.

La nostra Rivista ha già pubblicato l'ordinanza che aveva rimesso la questione alle Sezioni unite (può essere scaricata cliccando qui), con una nota di Hervé Belluta, L'odissea del divieto di reformatio in peius: la parola torna alle Sezioni Unite (cliccare qui per l'accesso al commento) (GL).