ISSN 2039-1676


19 dicembre 2014

Sezioni Unite: la sottrazione di merce dai banchi vendita di un supermercato, avvenuta sotto il costante controllo della persona offesa, impedisce la consumazione del delitto di furto

Cass., Sez. Un., ud. 17.04.2014 (dep. 16.12.2014), n. 52117, Pres. Santacroce, Rel. Vecchio, Ric. P.G. in proc. Cukon et al.

 

In attesa di poterne ospitare al più presto uno o più commenti, pubblichiamo immediatamente la motivazione della sentenza in epigrafe, di cui avevamo a suo tempo pubblicato l'informazione provvisoria (clicca qui per accedervi), relativa al momento consumativo del delitto di furto.

 

Le Sezioni Unite, investite della questione relativa al «se la condotta di sottrazione di merce all'interno del supermercato, avvenuta sotto il costante controllo del personale di vigilanza, sia qualificabile come furto consumato o tentato allorché l'autore sia fermato dopo il superamento della barriera delle casse con la merce sottratta», hanno affermato che «il monitoraggio della azione furtiva avviata [...] e il successivo intervento in continenti», impediscono la consumazione del delitto di furto,  in quanto «l'agente non ha conseguito, neppure momentaneamente, l'autonoma ed effettiva disponibilità della refurtiva, non ancora uscita dalla sfera di vigilanza e di controllo diretto del soggetto passivo». L'autore potrà pertanto essere punito esclusivamente a titolo di furto tentato.

 

La questione affrontata dalle Sezioni unite era oggetto da tempo di attenzione da parte di questa Rivista, che ha pubblicato ben due provvedimenti di rimessione alle Sezioni unite, nonché i commenti sul tema di Maria Chiara Ubiali e Natalia Jurisch (cfr. i link nel margine destro della pagina).

 

(A.A.)