ISSN 2039-1676


05 maggio 2015 |

La nuova normativa contro la violenza negli stadi: qualche piccolo passo in avanti, ed un grosso passo indietro

 

Abstract. Un nuovo intervento legislativo mette (nuovamente) mano nella normativa contro la violenza negli stadi: il d.l. 119 del 22 agosto 2014 (convertito con modificazioni dalla l. 146 del 17 ottobre 2014). Esso reca una serie di disposizioni sia di carattere sostanziale (dalle nuove ipotesi di "daspo", alle prescrizioni per i club sui costi per la sicurezza, al divieto di trasferta, all'adeguamento degli impianti sportivi) sia di carattere processuale (dalla riforma del giudizio di convalida del Gip del provvedimento di comparizione personale dell'interessato, al giudizio di 'riabilitazione', alla competenza per i fatti commessi all'estero, alle nuove ipotesi di flagranza "differita", alla sorveglianza speciale). Lo scritto propone un'analisi delle stesse - anche in chiave critica - cercando di tracciare un (primo) bilancio del loro impatto nel complesso dell'impianto normativo di cui alla legge 13 dicembre 1989, n. 401, e delle possibili ricadute sul piano della prassi applicativa e giudiziaria.

 

SOMMARIO: 1. Premessa. - 2. Il contrasto alle frodi sportive. - 3. Le nuove ipotesi di "Daspo". - 4. In particolare: il "Daspo di gruppo". - 5. La nuova durata del "Daspo". - 6. Il giudizio di riabilitazione. - 7. La competenza per i fatti commessi all'estero. - 8. La riforma del giudizio di convalida (e le possibili ricadute in tema di obbligo di motivazione). - 9. Le prescrizioni per le società sportive (in particolare: i costi per la sicurezza e l'ordine pubblico). - 10. Il divieto di trasferta. - 11. La nuova ipotesi di "flagranza differita". - 12. La sorveglianza speciale. - 13. L'adeguamento degli impianti. - 14 Conclusioni.