ISSN 2039-1676


25 febbraio 2011 |

Cass., Sez. un., camera di consiglio del 24 febbraio 2011, Pres. Lupo, Rel. Romis, ric. Naccarato

La recidiva reiterata non si computa per la determinazione della pena a fini cautelari

Nella camera di consiglio del 24 febbraio 2011, le Sezioni penali unite della Corte di Cassazione hanno affrontato il quesito se debba tenersi conto della contestata recidiva reiterata, nel computo dei valori edittali di pena a fini di verifica del carattere facoltativo dell’arresto e, più in generale, a fini di applicazione della disciplina delle misure cautelari personali.
 
La risposta al quesito è stata negativa.
 
Nel corso dell’udienza pubblica, pure celebrata il 24 febbraio 2011, le Sezioni unite hanno anche stabilito che la recidiva deve essere considerata, in caso di concorso tra fattispecie circostanziali, quale circostanza ad effetto speciale.
 
Entrambe le sentenze saranno allegate non appena disponibili.