ISSN 2039-1676


26 novembre 2015 |

Problemi interpretativi in materia di mutuo riconoscimento delle sentenze penali tra l'Italia e l'Albania

Abstract. La cooperazione giudiziaria tra l'Italia è l'Albania rappresenta uno degli aspetti più importanti nella lotta alla criminalità organizzata tra le due sponde dell'Adriatico. Ciononostante, e nonostante le diverse convenzioni internazionali e protocolli specifici di collaborazione tra i due paesi, vi sono alcune falle di natura giuridica che permettono di aggirare agevolmente alcune delle regole volte a favorire una più rapida ed efficace collaborazione. Prendendo spunto da alcune pronunce dell'autorità giudiziaria della Repubblica Albanese, lo scritto ripercorre la complicata disciplina del riconoscimento delle sentenze penali straniere nel vicino paese balcanico, evidenziando alcune discrasie che la sua attuale legislazione manifesta in subjecta materia. Nonostante la stessa abbia recepito la convenzione europea sul trasferimento dei detenuti e, soprattutto, abbia sul tema stipulato - e recepito per legge - uno specifico protocollo con l'Italia, vi sono alcune norme interne, come quelle in materia di prescrizione dell'esecuzione della pena, che non solo svuotano la funzione dell'istituto del riconoscimento delle sentenze straniere, ma addirittura aprono la possibilità di creare delle aeree di impunità per i colpevoli di reati particolarmente gravi perpetrati in Italia. 

 

SOMMARIO: 1. Cenni in ordine alla disciplina del riconoscimento delle sentenze penali straniere. - 2. Brevi note in ordine alla disciplina dell'esecuzione delle sentenze straniere nel codice penale della Repubblica d'Albania. - 3. Il protocollo specifico aggiuntivo siglato tra l'Albania e l'Italia in materia di trasferimento delle persone condannate. - 4. La prescrizione della pena nel codice penale della Repubblica d'Albania. - 5. Alcune pronunce problematiche della giurisprudenza albanese in ordine alle richieste di riconoscimento delle sentenze penali dei giudici italiani. - 5.1. Il trasferimento delle persone detenute nella Convenzione del Consiglio d'Europa, ratificata dall'Albania nel 1999. - 5.2. Per una interpretazione secondo diritto e non secondo compiacente giustizia del momento. - 6. Conclusioni.