ISSN 2039-1676


07 marzo 2016 |

L'esercizio della delega per la riforma della disciplina sanzionatoria: una prima lettura

Commento ai d.lgs. 15 gennaio 2016, n. 7 e 8

Riceviamo e volentieri pubblichiamo il presente contributo, contenuto nella raccolta giuridica curata dai magistrati del distretto di Corte di appello di Napoli Diritti & Giurisdizione, Napoli, 2016, n. 1, p. 36 ss.

 

Abstract. Con i decreti legislativi 15.01.2016, n. 7 e n. 8, in vigore dal prossimo 6.2.2016, è stata esercitata la delega contenuta all'articolo 2 della legge 28.04.2014, nr. 67 per la riforma della disciplina sanzionatoria. Gli autori, in un continuo raffronto con la legge delega e con i principi e criteri ivi fissati, si interrogano sulle ricadute processuali della riforma, analizzando separatamente le due differenti modalità di abrogazione, realizzata, nel primo caso, trasformando l'illecito procedibile d'ufficio, e posto a tutela di un interesse pubblico, in illecito amministrativo; nel secondo caso, introducendo fatti illeciti - corrispondenti ai reati abrogati - sottoposti a sanzioni pecuniarie civili, che verranno applicate, anche ex officio, dal giudice civile, qualora accolga la domanda di risarcimento del danno promossa dalla persona offesa, e che andranno devolute alla Cassa delle ammende.

 

SOMMARIO: 1. La delega al Governo per la riforma della disciplina sanzionatoria. - 2. Il decreto legislativo 15.01.2016, n. 8: la depenalizzazione. - 2.1. La clausola generale di depenalizzazione. - 2.2. La depenalizzazione dei reati del codice penale. - 2.3. La depenalizzazione dei reati previsti da leggi speciali. - 2.4. Norme processuali. - 3. Il decreto legislativo 15.01.2016, n. 7: l'abrogazione e le nuove sanzioni pecuniarie civili. - 3.1. I reati abrogati e le modifiche al codice penale. - 3.2. Gli illeciti sottoposti a sanzioni pecuniarie civili. - 3.2.1. Le due categorie di illeciti e le sanzioni irrogabili. - 3.2.2. Il procedimento e le ricadute processuali. - 4. Come cambia il codice penale.