ISSN 2039-1676


13 settembre 2017 |

Riflessi penali delle recenti riforme sull’abuso del diritto in campo tributario

Il presente contributo è in corso di pubblicazione nella Rivista di giurisprudenza ed economia d’azienda, 2017, n. 1; si ringrazia l’editore per averne consentito la pubblicazione in questa Rivista. Trattandosi di un contributo già accettato per la pubblicazione in quella sede, il lavoro non è stato sottoposto alla procedura di peer review prevista da questa Rivista.

 

Abstract. Il contributo esamina i riflessi penali delle relativamente recenti riforme del diritto tributario ed in particolare dell’introduzione di una specifica definizione e disciplina normativa dell’abuso del diritto ad opera del d.lgs. 5 agosto 2015, n. 128, in forza della quale le condotte di “elusione” di norme tributarie per conseguire indebiti vantaggi fiscali mantengono carattere di illegittimità solo sotto il profilo fiscale ed amministrativo, ma sono dichiarate espressamente “non punibili”, in contrasto con quella che era stata l’interpretazione giurisprudenziale degli ultimi anni (pur aspramente criticata dalla dottrina prevalente), che le aveva ricondotte alle fattispecie di dichiarazione infedele o di omessa dichiarazione, sulla base di esigenze di tutela affermate anche in sede europea. In parziale dissenso con i primi orientamenti espressi dalla giurisprudenza di legittimità e dalla dottrina, l’A. sostiene – anche alla luce della coeva revisione delle fattispecie penali tributarie, portata dal d.lgs. 24 settembre 2015, n. 158 – che non si tratta tuttavia di abolitio criminis, seppur parziale, ex art. 2, comma 2 c.p., non essendovi stata alcuna abrogazione di norme incriminatrici, ma di una lex mitior che certamente incide sulla prassi giurisprudenziale, ponendo opportunamente fine all’interpretazione pregressa, ma tramite una causa di non punibilità che non ha effetti sulle pronunce di condanna già passate in giudicato.

 

SOMMARIO: 1. Premessa: l’autonomia relativa del diritto penale rispetto al diritto tributario nella repressione degli illeciti in materia fiscale. – 2. La linea d’ombra dell’abuso del diritto fra “diritto penale giurisprudenziale” e principio di stretta legalità. – 3. La nuova definizione legislativa di abuso del diritto. – 4. La non punibilità anche retroattiva dei fatti integranti abuso del diritto: abolitio criminis o lex mitior? – 5. Cenni alla “revisione” del sistema penale tributario del 2015: le operazioni “simulate”. – 6. Conclusioni.